Iniziato il rimbalzone dei consumi, spesa oltre 1.000 miliardi

ROMA (ITALPRESS) – Il rimbalzo dei consumi è iniziato. Alla fine dell’anno la spesa per consumi delle famiglie sfonderà il muro dei 1.000 miliardi. Nel secondo trimestre del 2021 i consumi degli italiani si sono già ripresi del 14,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 (33 miliardi in più), con una netta inversione di tendenza rispetto al -5,4% registrato nel primo trimestre dell’anno. L’incremento a consuntivo d’anno ammonterà a 60 miliardi in più rispetto all’anno scorso, un tesoretto prezioso per rivitalizzare l’economia reale. Complessivamente la pandemia ha bruciato dieci anni di crescita dei consumi. Ma, se non ci saranno nuovi stop sanitari, a Natale si prevedono almeno 9 miliardi di spesa in più rispetto alle passate festività.
È quanto emerge dal 2° Rapporto Censis-Confimprese, con il contributo di Nhood. Sono 4,5 milioni gli italiani che, forti di redditi rimasti intatti e di risparmi forzosi dovuti all’impossibilità di poterli utilizzare durante la pandemia, sono pronti a spendere per i consumi più di quanto facessero nel periodo pre-Covid.
Il rimbalzone dei consumi sarà favorito dalla stanchezza degli italiani, per troppo tempo costretti in casa e ormai saturi di una sovrabbondanza di interazioni digitali nelle loro vite. Il 51,9% non sopporta più gli incontri da remoto per il lavoro, lo studio o le relazioni interpersonali. Il 52,8% ritiene che il digitale sia eccessivamente presente nelle proprie vite e che ora c’è bisogno di un riequilibrio con il mondo fisico. Il 65% (il 77,4% tra i giovani) vuole tornare a trascorrere tempo fuori casa per incontrare gli amici, mangiare insieme, divertirsi, fare shopping. L’insofferenza per i divieti e la vita da remoto spingerà in alto il retail. “È un’Italia che ce la fa quella che il Censis fotografa dopo i diciannove mesi di pandemia che hanno messo a dura prova la tenuta del retail”, ha spiegato Mario Resca, presidente di Confimprese. “La stabilità del governo Draghi, la ripresa dell’economia italiana, che è tra quelle europee a più alta crescita, la voglia di normalità unita ai risparmi degli italiani sono il vero vaccino dell’Italia post Covid-19″, ha proseguito.
“Oggi qualche incognita potrebbe provocare temporanee frenate, come la scarsità di materie prime su scala globale, la mancanza di manodopera specializzata e l’inflazione. Per questo è necessario rassicurare gli italiani con politiche di welfare e incentivi volti a proteggere e promuovere il loro benessere economico e sociale”. Per Francesco Montuolo, executive vice president Confimprese. “i consumi sono l’elemento portante di questo Paese e vanno stimolati e sostenuti. La ripresa che c’è va intercettata e sostenuta perché il consumo nei luoghi fisici è un patrimonio che va preservato. Abbiamo un gap tra il mondo della formazione e ciò di cui il mondo del lavoro necessita – ha aggiunto – Le aziende stanno registrando molti fenomeni di dimissioni”. Cresce la voglia di shopping nei canali fisici del commercio. Il 64% degli italiani ha nostalgia degli acquisti nei negozi fisici, nei centri commerciali, nelle piazze dello shopping, anche riducendo il ricorso all’e-commerce. Lo dicono di più le donne (67,6%) e le persone benestanti (69,8%). La normalità per gli italiani è fatta anche di shopping fisico, da cui traggono emozioni e benessere.
Utilizzare ogni tipo di informazione disponibile per decidere cosa acquistare e dove farlo: ecco il potere rinforzato del consumatore con cui il retail dovrà misurarsi. Il 64,9% degli utenti di internet cerca informazioni su aziende, prodotti e servizi. Il 53,4% confronta i prezzi dei prodotti e servizi per valutare le diverse opzioni. L’e-commerce è ormai una realtà consolidata: il 51,6% degli internauti (il 62,3% delle persone più istruite, il 64,6% dei 30-44enni) ha effettuato almeno un acquisto online nell’ultimo mese. Dopo la pandemia ogni consumatore costruirà la sua spesa personale combinando canali fisici del retail e e-commerce. “Se guardiamo solo l’export siamo condannati a una bassa crescita. Se si continuerà a deprimere la domanda interna ci troveremo ad essere esattamente quelli di prima della pandemia, cioè una società attanagliata dall’incertezza. È venuto il tempo di politiche di sostegno per la domanda pubblica e privata. È inimmaginabile pensare al futuro senza puntare sui consumi delle famiglie”, ha spiegato Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis.
“Quando abbiamo presentato il primo rapporto l’anno scorso stavamo capendo che la pandemia non sarebbe stata un semplice intervallo, ma sarebbe durato nel tempo – ha aggiunto – Il clima ora è completamente diverso, la vaccinazione sta dispiegando i suoi effetti, le persone cominciano a sentire meno la paura del contagio e quindi noi abbiamo realizzato una ricerca che fotografi il presente e interpreti il futuro. Un’opportunità per i consumatori e anche per l’economia italiana. Il consumo è uno dei motori fondamentali della resilienza e ripresa e dello sviluppo del Paese”. Poi Valerii ha spiegato che “l’e-commerce rimarrà, ma il 64% degli italiani ha nostalgia degli acquisti nei negozi fisici e dello shopping e vuole tornare a farli rapidamente. Il digitale non basta. Il retail fisico e lo shopping è qualcosa che soddisfa. Noi andiamo verso una situazione in cui ci sarà un ibrido di digitale e fisico. Chiunque dica che il digitale cannibalizzerà il fisico semplicemente non sa quello che vogliono gli italiani. I luoghi del consumo dovranno avere la capacità di intercettare quel bisogno di esperienza e di shopping che gli italiani hanno. Se superiamo l’ultimo miglio” della pandemia “da questo settore c’è una grande opportunità per la crescita del Paese e per il benessere degli italiani”.
(ITALPRESS).

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