Via libera del Cdm alle misure per il Coronavirus

PALAZZO CHIGI, CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 13 FEBBRAIO 2020

“Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto urgente a sostegno dell’economia nelle zone colpite dal Coronavirus. Abbiamo subito messo in campo le misure a tutela della salute dei cittadini e l’Organizzazione mondiale della Sanità ne ha riconosciuto l’efficacia. Mentre in altri Paesi d’Europa si sta iniziando ora a fronteggiare l’epidemia, noi abbiamo già introdotto le norme a favore del mondo produttivo. I territori interessati ora possono ripartire e con essi anche l’Italia”. Ad annunciarlo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro. “Il principio della massima precauzione – aggiunge – ci ha consentito di agire in maniera tempestiva e arginare il più possibile il fenomeno. Ora diamo un aiuto concreto sul piano economico alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese nei territori interessati. Abbiamo previsto anzitutto la sospensione dei versamenti e delle utenze, quindi per i cittadini coinvolti si interrompe il pagamento di bollette e rate dell’assicurazione”.
“Per le Pmi – continua Fraccaro – introduciamo l’accesso gratuito e prioritario al Fondo di garanzia, che viene rifinanziato, in modo da aiutare le aziende a rilanciare l’attività economica. Abbiamo deciso, inoltre, un rafforzamento delle risorse destinate al sostegno delle imprese esportatrici. Sono state approvate anche norme a sostegno dei lavoratori, soprattutto in materia di cassa integrazione e di sussidio a chi è impossibilitato a svolgere l’attività professionale. Abbiamo previsto, inoltre, misure specifiche per il settore del turismo, per la giustizia e per la pubblica amministrazione”.

Prima del Cdm, Gualtieri aveva anticipato tra le altre cose che “la sospensione dal pagamento di tutti i tributi sarà valida fino al 30 aprile e sarà valida solo per i comuni della zona rossa, oltre che per i settori maggiormente colpiti dalla crisi”. Alla richiesta del leader della Lega Matteo Salvini di allargare il provvedimento a tutte le regioni, Gualtieri aveva risposto che “non è un’idea saggia e utile. Noi ci concentriamo sulla cose serie e che hanno un impatto proporzionato agli effetti economici del virus”.

Sul fronte della Pubblica amministrazione, il ministro Fabiana Dadone ha annunciato “piena tutela in favore dei dipendenti pubblici che non possono recarsi al lavoro per il rischio di contagio o che vivono nelle ‘zone rosse’, e più slancio al lavoro agile. Abbiamo preso un impegno e nel decreto di stasera abbiamo inserito due norme importanti in favore delle amministrazioni e dei lavoratori che stanno facendo i conti con il coronavirus”. In un post su Facebook Dadone ha spiegato che “da una parte, garantiamo una totale protezione stipendiale per i periodi di malattia o di quarantena, sia obbligatoria che volontaria, causati dal Covid-19. E lo facciamo equiparandoli ai casi di ricovero ospedaliero, per i quali non si prevede alcuna decurtazione della retribuzione. Dall’altra, permettiamo a Consip, la centrale degli acquisti pubblici, di favorire lo smart working nelle aree interessate dal contagio, incrementando gli acquisti di pc portatili e tablet fino al 50% in più rispetto al valore delle convenzioni in essere”.
(ITALPRESS).

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