Gravina “Coverciano a disposizione del Paese”

“Due settimane fa avevamo messo a disposizione una palazzina per i vigili del fuoco. Oggi mettiamo a disposizione del Paese il nostro gioiello di famiglia, l’intero centro tecnico
di Coverciano: la foresteria per i medici, infermieri e tutti coloro che hanno bisogno di essere assistiti, ma anche il grande auditorium, la grande palestra dove possono essere ricavati dai venti ai trenta posti per la rianimazione”. Lo ha annunciato il presidente della Figc Gabriele Gravina in collegamento con Sky Sport 24. “Siamo pronti a metterci completamente a disposizione del Paese per vincere questa sfida”, ha aggiunto il numero uno del calcio italiano, che ha anche affrontato il tema della possibile ripresa dei campionati. “Ci siamo gia’ attivati per chiedere a Uefa e Fifa la possibilita’ di sforare la deadline del 30 giugno. L’ipotesi e’ arrivare fino al 30 luglio con ripartenza del campionato nel mese di maggio. Noi vogliamo dare priorita’ assoluta al valore della competizione sportiva, vorremmo arrivare a definire gli organici sul campo, ma certo dobbiamo rispettare le ordinanze, le indicazioni che arrivano dalle massime autorita’ politiche e scientifiche, perche’ non possiamo pensare di prevaricare le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanita’ – ha osservato Gravina – Se non si potra’ giocare, faremo una serie di riflessioni per salvare comunque il valore della competizione sportiva finora raggiunta sul campo. Ma non abbiamo ancora dato grande attenzione a questa ipotesi perche’, pure in un momento di grande difficolta’, permettetemi di essere ottimista. Se verra’ assegnato lo scudetto se non si riprendera’ a giocare? Nel caso ne parleremo in Consiglio federale”.

Gravina, inoltre, non giudica percorribile l’ipotesi di modificare il format del campionato di serie A:”Parliamo da tempo della possibilità di passare a 18 squadre in Serie A, con un organico ridotto, e ora si parla delle 22 squadre: mi sembra ipotesi poco percorribile, la Serie A apparirebbe schizofrenico. Il prossimo campionato comincerà in ritardo e dovrà concludersi entro il mese di maggio perché poi ci sarà l’Europeo a giugno – ha osservato Gravina – Dunque l’ipotesi di passare da 20 a 22 squadre, quando invece ci sarebbe l’esigenza di disputare meno partite, mi sembra poco percorribile”.

Sulla ripresa degli allenamenti, il numero uno della Federcalcio ha aggiunto:“Ci sono medici, specialisti, professionisti che hanno l’esatta conoscenza dello stato delle cose. Ci dobbiamo affidare a chi ha maggiore esperienza e conoscenza. Invito tutti i club a ripartire insieme con gli allenamenti. Alcuni calciatori sono andati all’estero? Questa è una questione che lascio gestire alle singole società. Capisco che anche i calciatori hanno i loro affetti e in questo momento tutti hanno bisogno di sentirsi più protetti, legati alle loro relazioni”.

(ITALPRESS).

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