Governo, Conflavoro Pmi “Riforme, imprese e giovani finalmente priorità”

Soddisfazione da parte di Conflavoro Pmi dopo il discorso programmatico di Mario Draghi. “Il presidente del Consiglio ha affrontato con il giusto approccio molte delle questioni che noi stessi – ricorda il presidente Roberto Capobianco – abbiamo sollevato più volte negli ultimi anni e anche allo stesso Draghi una volta formato il governo, comunicandogli i nostri dieci punti per l’immediata emergenza e per la ripresa. Riuscire a finalizzare le riforme annunciate, soprattutto della pubblica amministrazione e del fisco, nonché rivoluzionare il connubio tra giovani e lavoro, è una sfida purtroppo già fallita in passato dal Paese. Oggi, però, è mutato il contesto e fare queste riforme è questione di sopravvivenza. Dunque confidiamo in Draghi e nell’unione tra forze politiche che, seppur distanti tra loro, sapranno certamente trovare i punti di raccordo per raggiungere pochi, ma ambiziosi e fondamentali, obiettivi comuni per il bene del Paese”.
“Oggi servono un cambio di marcia sul piano vaccinale, una riapertura globale delle attività che lavorano in sicurezza e liquidità alle imprese con ristori pari alle perdite subite. Ma occorre guardare anche al futuro e quindi è impellente l’annunciata riforma complessiva del fisco con la progressiva riduzione del carico. Con il taglio netto alla mala-burocrazia, basti vedere il caos sugli ammortizzatori sociali, è la priorità massima per imprese e partite Iva. Sull’accompagnamento delle imprese verso una transizione che le renda più competitive – prosegue il presidente di Conflavoro – c’è da dire che si tratta di un passaggio non più rimandabile, ma occorrerà piena vicinanza del governo perché alle nostre Pmi serve una guida tecnica: per cambiare non bastano infatti gli incentivi e le agevolazioni, serve una riqualificazione dei protagonisti del sistema Lavoro, tanto degli imprenditori quanto dei lavoratori. Altrimenti si rischierebbe lo spreco e la disoccupazione che si vogliono invece sconfiggere. Il Recovery plan, nonostante le parole diplomatiche di Draghi, è chiaro dunque andrà scandagliato a fondo per capire come farlo fruttare al massimo”.
Sull’attenzione alle nuove generazioni, infine, si esprime Tiziano Talarico, presidente nazionale dei giovani imprenditori di Conflavoro. “Le parole di Draghi, la solidità con cui sono state pronunciate, per noi sono un’iniezione di fiducia. Dovranno seguire i fatti e dovremo avere pazienza perché certi cambi culturali non si possono mettere in scena dalla sera alla mattina, ne siamo consci. Ma dobbiamo pur iniziare a progettare il ritorno dell’Italia al centro dell’economia mondiale soprattutto a partire dai giovani e da una formazione scolastica e imprenditoriale da cambiare in toto. Il che non significa distaccarsi dalle tradizioni – sottolinea Tiziano Talarico – o abbandonare l’esistente al proprio destino, bensì sfruttare le tecnologie e i know-how innovativi per valorizzarle. Puntare allora, finalmente, anche su Ricerca e Sviluppo non è più un’opzione se vogliamo essere in grado di conquistare qualsiasi mercato”.
(ITALPRESS).

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