Giustizia, Saluzzo “Silenzio su mafie in Piemonte”

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL ANNO GIUDIZIARIO 2022 TOGA TOGHE GIUDICE GIUDICI

TORINO (ITALPRESS) – Riforme e criminalità organizzata sono stati i temi centrali dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 a Torino. La cerimonia si è svolta per il secondo anno consecutivo con la sola presenza dei rappresentati delle istituzioni per la situazione dovuta alla pandemia di Covid-19. Il Procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, ha lanciato un duro monito in vista dell’arrivo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr): “Si parla ancora di mafia? – ha chiesto – A me pare che sia scesa una cortina nebbiosa sulla sua pervasività”. Il Magistrato ha posto l’attenzione sulle difficoltà delle piccole Procure del distretto ad affrontare importanti procedimenti a carico di esponenti mafiosi, in particolare ndranghetisti, radicati nel territorio piemontese. “Qualche raro giornalista fa sentire una voce sui rischi – ha proseguito – Non vorrei che la disattenzione ci conducesse a spiagge pericolose”.
Saluzzo critica la volontà di “indebolire il cosiddetto ergastolo ostativo” segno di sottovalutazione della pericolosità sempre attuale delle mafie. La giustizia, però, ha bisogno di riforme, dal processo telematico ai tempi ragionevoli della durata dei processi. Infine, una critica alla disciplina della improcedibilità introdotto dalla legge 134 del 2021: “E’ come se in Pronto Soccorso ci fosse un limite di tempo entro cui operare oppure si viene rimandati a casa a morire”.
Di riforme ha parlato anche il Presidente della Corte d’Appello di Torino, Edoardo Barelli Innocenti. “La libertà del giudice non deve essere condizionata in nessun modo, nè dall’esterno nè dall’interno del sistema giudiziario – ha detto nel suo intervento – I referendum non sono lo strumento ideale per stabilire norme cogenti per una materia tanto delicata che riguarda le garanzie di tutti i cittadini”. Innocenti ha poi criticato i magistrati che entrano in politica: “Chi fa questa scelta dovrebbe avere il coraggio di non pretendere di tornare a fare il magistrato anche se non vi è una legge che lo imponga. Ed è ora che il legislatore provveda”. Innocenti infine ha elogiato la sede giudiziaria piemontese come una delle più efficienti d’Italia nonostante le tante criticità come la carenza di organico e il bisogno di più importanti mezzi per il contrasto di fenomeni sempre più preoccupanti come i femminicidi e gli infortuni sul lavoro.
(ITALPRESS).

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