Giulini “Il Cagliari è ripartito con entusiasmo ma serve pazienza”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “Il Cagliari lavora per trovare una nuova identità con un nuovo allenatore. C’è entusiasmo, come sempre quando si riparte con un progetto nuovo. Si è anche ringiovanito la rosa. Ci auguriamo di vedere nel giro di poche giornate i frutti del lavoro. Ma ci vuole pazienza. Lo dico anche ai tifosi. Questo per noi deve essere necessariamente un progetto di gioco a lungo termine”. Tommaso Giulini, presidente dei sardi, resta fiducioso nonostante un avvio di campionato in salita, col pari all’esordio contro il Sassuolo e poi le sconfitte con Lazio e Atalanta. Di Francesco è una garanzia (“La sua voglia di rivalsa dopo l’esperienza alla Samp mi ha molto colpito. Il fallimento che Di Francesco ha incontrato alla Samp lo ha fatto tornare con più voglia e fame”) e anche in rosa non mancano i giocatori per essere ambiziosi. Joao Pedro è rimasto (“Il Torino proponeva solo scambi e noi non eravamo interessati a scambiare il nostro attuale capitano con un giocatore del Torino”), idem Cragno, altro giocatore a cui Giulini è legato. “Vale lo stesso discorso fatto per Joao, sì – prosegue in un’intervista a ‘Tuttosport’ – Sono affezionatissimo a entrambi e sono indiscutibilmente due titolari assoluti”. “Poi però, sotto altri punti di vista, se per uno dei due un domani arrivasse un’ottima offerta, è chiaro che non ci dispiacerebbe accontentare il giocatore nella sua crescita e incassare per il bene della società. Sarebbe giusto valutarla, insomma”. Giulini si aspetta molto anche da Simeone. “Ha fatto molto bene nel girone di ritorno, è il giocatore che ci ha dato di più in assoluto in quel momento di difficoltà in cui eravamo finiti. E’ uno dei pochi giocatori che salvo da gennaio a oggi. Con Pavoletti e Joao Pedro abbiamo tre attaccanti di altissimo livello e questo è un motivo in più per cui ora questa squadra deve macinare punti”. E’ mancata la ciliegina sulla torta: Nainggolan. “Dal punto di vista del tifoso ho un grandissimo rimpianto. Da presidente dico che alla fine sono contento che la trattativa non sia andata in porto, dati i costi. Dispiace che questa trattativa degli ultimi giorni, last minute, abbia fatto un pò passare in secondo piano colui che ritengo uno degli acquisti più importanti della storia del Cagliari: Godin”. Ma a cosa ambisce il Cagliari? “L’obiettivo è fare meglio dell’anno scorso – la posizione di Giulini – Eravamo partiti estremamente bene, ma poi abbiamo finito molto male. Sarebbe stato meglio il contrario. Ora ci piacerebbe alzarci un gradino rispetto al passato. L’Europa? Sarebbe bello essere lì sino alle ultime giornate, non lontani dalle posizioni che valgono l’Europa. Ma credo che in questo momento ci manchi ancora qualcosina per poter lottare per l’Europa. Nel 2020 noi siamo gli ultimi per punti conquistati, a parte le retrocesse”. Sull’ipotesi playoff-playout rivangata da Gravina, Giulini però è netto: “Le regole van fatte prima, non si possono modificare durante, se no rischi di truccare tutta la competitività del campionato stesso. E più passano le giornate, più la conseguenza sarebbe questa”. Infine, sul progetto stadio, un aggiornamento: “Ci auguriamo di depositare in Comune il progetto esecutivo definitivo e il nuovo piano economico finanziario nel primo trimestre del prossimo anno. L’obiettivo più realistico ora è poter utilizzarlo nella stagione 2023-2024”.
(ITALPRESS).

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