ROMA (ITALPRESS) – L’Osservatorio sui Media e la Comunicazione di Telpress Italia ha monitorato, nel periodo compreso tra il 1° aprile 2025 e il 9 maggio 2025, oltre 5K mentions che, complessivamente, hanno dato vita a ben 64 milioni di impressions e più di 800 mila interazioni, palesando non solo il grande interesse che l’argomento della Festa della mamma suscita, ma anche il ruolo centrale che rivestono ormai i social media nella comunicazione contemporanea.
La maternità senza dubbio è una gioia, tuttavia, sempre più spesso è accompagnata da un senso di pressione, incertezza e fatica, che può offuscare la bellezza dell’essere madre. Questa stortura, sicuramente involontaria, è dovuta a fattori esterni, come l’aumento del costo della vita, le sfide dell’equilibrio tra lavoro e famiglia, le preoccupazioni per il futuro dei figli e le aspettative sociali, che possono rendere la maternità un’esperienza più complessa e impegnativa di quanto fosse in passato e di quanto sicuramente dovrebbe essere anche oggi.
L’analisi delle parole chiave ricorrenti nei post delinea una discussione diffusa sui sentimenti contrastanti delle mamme, legati alle aspettative sociali e proprie, imposte dal “ruolo di madre perfetta e presente”; un ruolo che negli anni è sicuramente cambiato, concedendo alle mamme una maggiore libertà e indipendenza. Forse, però, questa concessione è stato solo un regalo apparente, perché in realtà ha sottoposto le mamme a una sfida ancora più stressante, quella di diventare anche “donne in carriera”.
Così il numero di attività da gestire è cresciuto a dismisura in quanto alle tradizionali attività di educare, curare e badare ai propri figli, si è aggiunta quella di lavorare sodo (con molta più fatica dei colleghi maschi), per cercare di realizzarsi e di trovare il proprio posto nel mondo. D’altra parte, sono anche le ambizioni personali delle mamme (o semplicemente la necessità economica) che le spingono a rientrare al lavoro. Comunque, qualunque sia il motivo all’origine, lo stato d’animo delle mamme risulta uno degli argomenti maggiormente trattati nei post.
Le menzioni più popolari riguardano la gravidanza e il parto, la depressione post parto, il lavoro e le rinunce che a volte le donne sono costrette ad operare, per cercare di restare in equilibrio tra la famiglia, il ruolo di mamma e il loro essere donne. Le tematiche emerse dall’analisi riguardano principalmente temi sociali che amareggiano e preoccupano le mamme, quali il ritorno al lavoro dopo la nascita dei figli e la difficoltà di destreggiarsi tra lavoro e famiglia. I tanti impegni delle mamme, infatti, generano un pesante carico mentale da sopportare, fatto di innumerevoli attività di cura familiare, che difficilmente possono essere gestite da altri a causa della mancanza di servizi di supporto alle mamme e del costo elevato di strutture e professionisti privati.
La cura familiare, la gestione dei figli, la casa, rappresentano attività difficilmente compatibili con ciò che una mamma vorrebbe fare, come donna, della sua vita lavorativa e sociale. Tutto ciò contribuisce a creare quel senso di colpa ed inadeguatezza che caratterizza il mood delle mamme già da subito dopo il parto. In questo contesto si inserisce la nuova legge approvata in Portogallo, a tutela delle mamme proprio durante il parto e il post parto, per preservare la salute e il benessere fisico, psichico ed emozionale di chi si appresta a vivere la maternità. Uno stato che andrebbe considerato, protetto e riconosciuto ogni giorno, non solo in occasione della festa della mamma, che si rivela una mera celebrazione commerciale.
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