È morto il fondatore di Emergency Gino Strada

GINO STRADA

ROMA (ITALPRESS) – Ha dedicato la sua vita a chi aveva più bisogno, contro la guerra e per la salute, la cura e i diritti di tutti. Gino Strada, medico, chirurgo e fondatore di Emergency, è morto all’età di 73 anni. Nella sua carriera ha svolto attività in diversi paesi nel mondo, dove ha contribuito alla costruzione di ospedali e centri, e si è dedicato alla cura delle persone.
Strada nasce a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 21 aprile 1948, frequenta il liceo classico e successivamente si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano, specializzandosi, poi, in chirurgia d’urgenza. In seguito si specializza in chirurgia cardiopolmonare lavorando negli Stati Uniti. Si sposta poi nel Regno Unito e in Sudafrica. Nel 1988 decide di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra. Successivamente, fino al 1994, è attivo con il Comitato internazionale della Croce Rossa in diversi paesi, come Afghanistan, Perù, Pakistan, Somalia, Etiopia e Bosnia.
Nel 1994, Strada, insieme alla moglie Teresa Sarti e ad alcuni colleghi e amici, fonda Emergency, associazione nata per portare cure medico-chirurgiche alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà e che dalla sua nascita a oggi ha curato oltre 11 milioni di persone in 19 Paesi, secondo i dati resi noti dalla stessa associazione. Il primo progetto di Emergency, che porta Strada in prima linea, è durante il genocidio in Ruanda. Poi il chirurgo si sposta, tra l’altro, in Cambogia, Afghanistan, Sudan e Sierra Leone. Nel corso della sua carriera, partecipa al dibattito pubblico, esprimendo le sue posizioni, riceve riconoscimenti e scrive libri, come “Pappagalli verdi. Cronache di un chirurgo di guerra” e “Buskashì. Viaggio dentro la guerra”.
“Quel che facciamo per loro, noi e altri, quel che possiamo fare con le nostre forze, è forse meno di una gocciolina nell’oceano”, si legge nel libro “Pappagalli Verdi”. “Resto dell’idea – prosegue il testo – che è meglio che ci sia, quella gocciolina, perché se non ci fosse sarebbe peggio”.
Medico, chirurgo, attivista ma spesso definito anche “filantropo”. “Mai come nell’ultimo anno è stato chiaro: con la salute non si scherza”, è scritto in un post sulla sua pagina Facebook. “E non è – prosegue – solo un modo di dire: per noi di Emergency, è un modo di agire”.
Dopo la sua morte, sono tanti i messaggi che lo ricordano. “Amici, come avrete visto – ha scritto su Facebook la figlia, Cecilia Strada – il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui – ha aggiunto -, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre”.

“Gino Strada ha recato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell’umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone. La sua testimonianza, resa sino alla fine della sua vita, ha contribuito ad arricchire il patrimonio comune di valori quali la solidarietà e l’altruismo, espressi, in maniera talvolta ruvida ma sempre generosa, nel servizio alla salvaguardia delle persone più deboli esposte alle conseguenze dei conflitti che insanguinano il mondo”, afferma in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“In coerenza con la nostra Costituzione che ripudia la guerra, Gino Strada ha fatto di questa indicazione l’ispirazione delle azioni umanitarie sviluppate in Italia e all’estero, esprimendo, con coraggio, una linea alternativa allo scontro tra i popoli e al loro interno – aggiunge il capo dello Stato -. Nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e a quanti gli sono stati vicini, rendo onore alla sua figura”.

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]