Dovizioso “Ci sono molti piloti che possono vincere”

Jerez de la Frontera (Spagna) 03/05/2018 - gara Moto GP / foto Vincent Guignet/Panoramic/ Insidefoto/Image Sport nella foto: Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso da tre anni lotta con Marc Marquez per il Mondiale MotoGP con alterne fortune, dovendosi alla fine accontentare sempre del secondo posto finale. Quest’anno, quando la pandemia di coronavirus Covid-19 consentirà di ripartire, il pilota della Ducati è sempre nel novero di quei piloti che proveranno a scalzare dal gradino più alto lo spagnolo della HRC Honda. Saltata la gara del Qatar da sempre favorevole al binomio Dovizioso-Ducati, bisognerà vedere il livello della nuova GP20 e delle altre moto. Oltre alla Honda dei fratelli Marquez, infatti, anche Yamaha e Suzuki appaiono molto competitive. “In Qatar ce la saremmo giocata, ma se sentivi gli altri piloti dicevano la stessa cosa e quindi c’erano almeno sei-sette possibili vincitori. Tutti si sentivano messi abbastanza bene dopo i test in Qatar, ma alla fine è la gara che conta e l’aver lavorato sugli aspetti che ti servono per vincerla, perchè il livello si è alzato molto di più. Tutte le moto hanno alzato l’asticella e possono vincere e ci sono molti piloti talentuosi che possono farlo. Sono i piccoli particolari a decidere sei hai lavorato bene” racconta Andrea Dovizioso a Sky Sport24.

“Noi piloti arriviamo da più di due mesi di stop e dobbiamo riprendere il feeling con la moto e la prima pista dove vai è difficile, perchè in Malesia c’è tanta umidità e potrebbe piovere e non è detto che potrai sfruttare tutti e tre i giorni per provare quello che serve, perchè c’è tanto materiale e devi mettere insieme tanti piccoli aspetti e quando credi di capire in che direzione andare ecco che arriva la prima gara ed il tempo è poco e quella del Qatar non è una pista per decidere che materiale usare” afferma il ducatista che poi aggiunge: “Se saremo in tanti a lottare per il campionato potrebbe essere un vantaggio se hai qualcosina in più, perchè inserendosi altri piloti in mezzo, puoi gadagnare punti per il campionato sugli avversari. Ma quest’anno ci saranno più piloti in lotta per il campionato. L’anno scorso fino a metà stagione, eravamo io, Marquez e Rins i piloti che potevamo farcela, ma dalla seconda metà si sono inseriti i piloti Yamaha che spesso ci sono arrivati davanti. Confermandosi anche nei test pre campionato dove sono stati davanti e quindi ci sono altri quattro piloti che possono lottare per il campionato”.

“La possibiltà di vincere c’è e deve esserci, sennò non avrebbe senso correre. Ma è difficile perchè la passata stagione Marc non ha dato possibilità a nessuno di provarci. Io ho tenuto duto ma a Barcellona con quella caduta di gruppo le cose sono un po’ cambiate eppoi non eravamo tanti veloci per giocarcela” dice il Dovi. “Ma il nostro sport è bello perchè altri quattro-cinque piloti possono giocarsi il campionato. C’è tanta tecnica ma è uno sport su due ruote e quindi possono esservi le cadute e, poi man mano che va avanti hai la possibilità di indirizzare il campionato nella tua direzione”. Interrogato sul suo futuro, Andrea Dovizioso ha risposto: “Non ho ancora il contratto per il prossimo anno. Vedremo”. L’intenzione è quella di continuare con la MotoGP, non pensando magari ad un futuro più avanti in Superbike, magari ancora con la Ducati. “Quando hai corso con le MotogGP che sono dei prototipi non hai voglia di passare ad una categoria che è derivata dalla produzione. Caso mai alle quattro ruote, com discipline che ti danno la stessa adrenalina come i rally o i rallycross. E rimanendo alle due ruote al motocross”.

Sul rinnovo di Marc Marquez per altri quattro anni con la HRC, Andrea dice di essere rimasto sorpreso. “La mia opinione era diversa da quello che ha fatto, ma in tutte queste decisioni importanti ci sono sempre dei retroscena che non conosciamo. Io pensavo più a una sfida con un’altra moto, ma sicuramente avrà le sue motivazioni. Quando uno vince così tanti mondiali può decidere quello che vuole, ma sono rimasto sorpreso”. Su quando sarà possibile tornare alla normalità, a correre, conclude: “Dipende da quando si riuscirà nuovamente a viaggiare. Siamo tanti nazioni che dovranno tornare a lavorare e in questo momento è impossibile organizzare un evento e capire quanto ci vorrà a stabilizzare questa situazione e organizzare un calendario. Ma adesso è impossibile dirlo”.
(ITALPRESS).

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