TORINO (ITALPRESS) – “Mi rende felice vincere un duello. Quando riesco a bloccare un tiro pericoloso o a evitare un gol, mi sale l’adrenalina”. Per Giorgio Chiellini difendere è un’arte e forse qualcosa di più. A 36 anni il centrale della Juventus e della Nazionale è ancora oggi uno dei migliori interpreti nel suo ruolo, e in un’intervista a “So Foot” racconta tutto il piacere del suo lavoro. “E’ una gioia diversa da quella che si prova nel segnare, non è comparabile – continua – Certi salvataggi me li porto dentro. Per esempio, il gol segnato al Barcellona in Champions mi ha dato molta meno soddisfazione che aver impedito a Kane di segnarci contro all’89’ nella gara col Tottenham”. Facendo un confronto con gli altri grandi difensori in circolazione, il capitano bianconero sottolinea che “per vincere i duelli con gli attaccanti, bisogna essere pessimista e prevedere il peggio. Io e Barzagli però non abbiamo le qualità stellari di Sergio Ramos o Van Dijk. Io, poi, ho una specie di doppia personalità: sono abbastanza timido e riservato ma in campo sono capace di qualsiasi cosa pur di vincere”. Ma a esaltare Chiellini è anche la forza di chi ha davanti: affrontare Ibrahimovic è una delle sfide più belle per lui. “Per dare il meglio di me ho bisogno di un avversario. Rispetto molto Zlatan, c’è rispetto fra di noi. Siamo stati compagni di squadra nella mia prima stagione alla Juve, non ho mai avuto paura di affrontarlo, mai fatto un passo indietro. E’ diventato un nemico assoluto passando all’Inter, ma al Milan e in nazionale è un semplice avversario”. Vicinissimo all’Arsenal vent’anni fa (“Col senno di poi sono stato uno stupido a rifiutare. Avevo sedici anni, giocavo in serie C, era una grossa offerta. Ma non mi sentivo pronto, se avessi accettato sarebbe stato come tradire Livorno”), Chiellini sembra avere davanti a sè un futuro da dirigente e le sue parole sull’ipotesi di una Superlega quasi ne sono la prova. “Cinque anni fa dissi ad Agnelli che mi sarebbe piaciuto giocare tutte le settimane contro Barcellona, Real, Psg, Bayern… Per un calciatore di alto livello è il meglio. Spero di vedere cambi importanti, magari un nuovo format per la Champions. Abbiamo bisogno di migliorare il prodotto calcio. Col Covid siamo finiti in un pericoloso vicolo cieco, la crescita ha lasciato spazio all’incertezza”.
(ITALPRESS).
Chiellini “Impedire un gol meglio che segnare”
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