Bianchi: “La scuola pronta ad accogliere gli studenti ucraini”

BOLOGNA (ITALPRESS)- “Bisogna puntare a un’Europa forte, in modo da contrastare la guerra e le minacce alla democrazia. E l’Italia deve puntare a essere il fattore di pace nel Mediterraneo. Non ci può essere pace nella grande Europa se non puntiamo l’attenzione al Mediterraneo. Per questo i fondi del Pnrr sono fondamentali per investire nel nostro Paese e anche su noi stessi, riconquistando il concetto di programmazione e riequilibrio tra i territori”, così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in occasione dell’incontro “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di eventi promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr.
Il ministro ha ricordato anche i profughi e la necessità della loro accoglienza, anche nelle scuole: “Ci siamo subito opposti a questa invasione che Putin ha agito nei confronti dell’Ucraina, ma abbiamo anche subito dato il via, a livello europeo, per l’accoglienza. Il diritto alla scuola è un diritto che vogliamo riconoscere ai bambini ucraini con tutte le attenzioni del caso, perchè molti non parlano italiano e sarà anche una prova d’integrazione per noi”.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede complessivamente investimenti per 222,1 miliardi di euro. E’ un’occasione unica per l’Italia, “per l’Europa è il superamento della stagione dell’austerità”, sottolinea il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Il Pnrr rappresenta, secondo Bonaccini, “l’occasione per recuperare i disequilibri territoriali e sociali”. Mette, però, anche in guardia dai possibili rischi: “Al presidente Draghi ho detto che nessun governo può da solo mettere sul campo un piano d’investimenti, servono gli enti locali”.
I pericoli che il governatore dell’Emilia-Romagna rileva sono, in tutto, tre: il primo è che vengano “tirati fuori vecchi progetti non di qualità per non perdere le risorse”, il secondo è che “Molte risorse non vengano spese”, il terzo è la concentrazione delle decisioni a Roma per cui “non vorrei non si tenessero conto delle differenze tra i territori”, chiosa Bonaccini.
Intanto i fondi a disposizione della Regione sono quasi 4 miliardi e “circa 1,4 miliardi di euro di investimenti su Bologna, programmati insieme a Governo e Università e Regione. E’ un grande gioco di squadra e uno stimolo per cambiare come vengono fatte le cose in Italia, dagli appalti alla progettazione”, commenta il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
“Abbiamo davanti una sfida: l’Italia ha ottenuto il via libera per i fondi del Pnrr, ora spetta alle Regioni e ai Comuni dimostrare che sono all’altezza per il loro utilizzo”, ribadisce il presidente Stefano Bonaccini.
(ITALPRESS).

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