Allo stadio dei Marmi di Roma i Wembrace Games di Bebe Vio con Totti

ROMA (ITALPRESS) – Questa mattina in Campidoglio è stata presentata l’edizione 2023 di WEmbrace Games, l’evento organizzato, per raccogliere fondi, dall’associazione art4sport Onlus, ideata e creata da Bebe Vio insieme alla sua famiglia. Art4sport Onlus supporta e promuove lo sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto oltre ad aiutare le famiglie nell’acquisto degli strumenti e del materiale sportivo. La manifestazione sportiva andrà in scena il prossimo 12 giugno allo Stadio dei Marmi alle 20 e sarà presentata dal Trio Medusa, tra i tanti personaggi invitati e provenienti dal mondo dello sport e dello spettacolo a emergere è la partecipazione di Francesco Totti. Ai giochi prenderanno parte 8 squadre provenienti da tutta Italia, formate secondo “l’utopia della squadra perfetta” come l’ha definita Bebe Voi, ognuna delle quali composta da 4 uomini, 4 donne, 4 bambini e 4 ragazzi con disabilità. Bebe Vio ha spiegato lo spirito che muove questa importante giornata “Lo scopo dei giochi è mettere delle barriere davanti alle persone e vedere come le affrontano tutti insieme. Devono esserci tutte le componenti della squadra per arrivare alla fine, se la squadra collabora bene vince”. Obiettivo “Abbracciare la diversità e l’inclusione da tutti i punti di vista, qualsiasi cosa che viene vista come diversa viene inclusa” si sta formando “una nuova generazione di persone che sanno perfettamente cos’è la disabilità. Lo scopo è vedere persone che giocano insieme che si divertono e vogliono far vedere che stare insieme è bello e si sta meglio”. Il ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha detto la sua rispetto all’inclusione e alla relativa promozione “Ringrazio per questa ventata di positività ed energia. Questo evento straordinario avrà successo soprattutto per l’entusiasmo e la forza che mette chi lo organizza, Bebe e la sua famiglia, ma anche i ragazzi che danno una mano. Il tema dell’inclusione molto spesso viene un pò messo da parte, è l’ultimo della lista, tanti dicono che sono sensibili che bisogna includere però poi nel concreto ci accorgiamo che nella vita quotidiana non è sempre così, perchè non è il primo pensiero delle Istituzioni e dei cittadini. Spero che in questo modo, collaborando, mondo delle Istituzioni, del Terzo Settore e anche il privato, possiamo dare una visione diversa e quindi scalare la lista delle priorità perchè diventi per tutti scontato che ogni persona ha un valore e una competenza da valorizzare e sulle quali investire nello sport e nella vita di tutti i giorni. E’ un impegno che spero di portare avanti insieme a tutti gli altri”. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi ha parlato del legame tra sport olimpico e paralimpico auspicando che “Si comprenda il valore del giocare insieme perchè da soli non si va da nessuna parte. Questo appuntamento è un giorno di 365 e lo considero un richiamo per gli altri 364. Quello che si vivrà come nelle altre edizioni deve essere di monito e spinta per tutti noi per fare in modo che l’abbraccio di quel giorno possa allargare la sua ampiezza. Perchè è un problema che riguarda tutti indifferentemente rispetto alla propria condizione fisica, economica e di dove si vive. Quando parliamo di pari opportunità dobbiamo allargare lo spettro delle dispari opportunità. Un giorno che non sarà lontano sport olimpico e paralimpico saranno una sola cosa ma per me già lo sono. Oggi possiamo dire che grazie al tuo lavoro (Bebe Voi, ndr) di tutti quelli che collaborano con te, delle persone che si impegnano a limitare le distanze siamo alla vigilia di un momento che non sarà lontano dove non esiste la diversità nella diversità perchè rimaniamo persone”. A seguire è spettato a Luca Pancalli, presidente della Federazione Paralimpica Italiana, parlare di inclusione e promozione di questa stessa “Tentiamo di contaminare la società di valori positivi. Quello che fa lo sport paralimpico non è nient’altro che mettere ragazzi e ragazzi disabili che si avvicinano allo sport nelle condizioni di esprimere le loro potenzialità. Se il riconoscimento di queste pari opportunità avvenisse nella vita di tutti i giorni saremmo un paese migliore e più civile, oggi purtroppo non è così. Il mondo paralimpico non può essere percepito come qualcosa di diverso, non è un mondo a parte, ma è una parte del mondo. Ci sono tanti ragazzi che non possono praticare sport e il nostro compito è di aiutare a una crescita”. A livello di percorso con le Istituzioni “Oggi i tempi sono maturi. Su questi temi non possono esserci contrapposizioni, bisogna condividere un percorso e un obiettivo. Stiamo lavorando con i Ministri, con il Governo. Ci sono tanti bimbi disabili, tante famiglie che aspettano che qualcuno li metta nelle condizioni di vedere rispettato il diritto allo sport”. In rappresentanza di Roma, che ospita l’evento, è intervenuto l’assessore Onorato che ha spostato il focus su un altro aspetto “Servono fondi straordinari in tutta Italia per far in modo che le scuole siano adeguate a chi ha una disabilità fisica o psichica. A quel punto avremmo spiegato ai nostri figli che il mondo reale è questo: si gioca insieme e si sta insieme”.(ITALPRESS).

Photo Credits: xl5

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