A Ventotene i giovani a confronto sulla cittadinanza europea partecipata

VENTOTENE (ITALPRESS) – Si andrà verso una maggiore integrazione o verso una disintegrazione dell’Unione Europea? È questo il focus della nona edizione del Ventotene Europa Festival, la kermesse giovanile organizzata dall’associazione di promozione sociale “La Nuova Europa”, che ha preso il via oggi con l’obiettivo di costruire una cittadinanza europea consapevole e partecipata e dedicata ai giovani europei desiderosi di vivere un’esperienza formativa sul significato dell’Europa.

Dalla prima edizione, oltre mille giovani di 20 diverse nazionalità hanno preso parte all’appuntamento, contribuendo alla costruzione di una vera e propria community europea e, dal 2021, la kermesse ha ricevuto anche la Medaglia del Presidente della Repubblica per l’importanza dell’evento dal punto di vista sociale ed educativo.

“Sono nove anni che portiamo qui tanti ragazzi qui perché crediamo la loro convivenza su quest’isola, lo stare insieme a parlare di Europa, a discutere dei problemi e delle cose positive dell’Europa, soprattutto per loro che sono giovani e che sono nati europei, sia fondamentale per farli credere nella cittadinanza europea, per farli sentire fino in fondo appartenenti a un progetto che è la loro stessa identità. In modo che non si sentano più italiani, francesi o tedeschi, ma semplicemente cittadini europei, parte di una stessa famiglia”, ha detto la direttrice del Festival, Raffaella Rizzo.

“Questo ovviamente non cancella le criticità che ci sono rispetto a progetti, azioni e politiche dell’Unione Europea: per questo, ne discuteremo con tanti esperti che scioglieranno i loro dubbi e stimoleranno il dibattito, perché le giovani generazioni devono essere coinvolte e responsabilizzate sul progetto” dell’Europa che “è sempre più nelle loro mani”, ha aggiunto.

Un’idea condivisa anche dalla vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, secondo cui l’Europaè un progetto ambizioso, che non si è ancora realizzato per intero: ci vorrà ancora tanta strada per arrivare agli Stati Uniti d’Europa, che erano il sogno di Altiero Spinelli, dei padri fondatori, delle madri fondatrici e di una generazione che per questo ancora si impegna e lotta ogni giorno. Arrivare a quell’obiettivo dipenderà anche dal vostro impegno”, ha detto rivolgendosi ai giovani.

Anche per il Commissario europeo per i Giovani, Glenn Micallef, il contributo delle nuove generazioni è fondamentale. “Oggi, alla vigilia della Festa dell’Europa, è l’occasione perfetta per discutere e scambiare idee su cosa significhi vivere in Europa, per riflettere sui nostri valori comuni, sulla nostra cultura e sulle nostre speranze per il futuro dell’Europa”, ha sottolineato.

“Per sfruttare appieno il nostro potenziale, abbiamo bisogno delle vostre idee su come plasmare la nostra risposta comune alle principali sfide transnazionali, in un contesto geopolitico sempre più instabile e di fronte alla minaccia rappresentata dai cambiamenti climatici. Per questo motivo, la Commissione europea sta intensificando i suoi sforzi per coinvolgere i giovani nel nostro lavoro”, ha aggiunto.

Il vicepresidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Francesco Marchionni, ha ricordato che “in Italia non c’è una legge sulle politiche giovanili: se non c’è un punto di riferimento normativo si fa fatica a fare qualsiasi cosa. Su questo stiamo cercando di lavorare. Essere giovani, più che una condizione, è un passaggio: bisogna dare degli strumenti per fare in modo che questo passaggio avvenga nel miglior modo possibile. Come istituzioni, siamo portati a vedere i giovani come un problema: i giovani hanno bisogno di essere protagonisti, possono essere una soluzione se si investe sulle opportunità che possono dare”. Sul palco, poi, l’esempio virtuoso dei giovanissimi Emma Nicolazzi Bonati e Francesco Sansone, membri della commissione che ha portato Parma a diventare la prima Capitale europea dei giovani 2027.

Un risultato che, raccontano, “abbiamo raggiunto insieme, grazie al percorso partecipativo che c’è stato nella nostra città. Il nostro dossier si intitolava ‘Una piazza per l’Europa’: il primo passo è stato proprio un grande evento che ha coinvolto i giovani, da cui si è poi arrivati agli 8 temi del dossier, con l’obiettivo di permettere a tutte le organizzazioni giovanili della città una ‘casa’ per i propri progetti. Adesso siamo nella fase di costruzione, dal post-vittoria al ‘mettere a terra’ tutti i progetti previsti dal documento che abbiamo presentato. Tra meno di un mese nascerà un Consiglio locale dei giovani, aperto alle organizzazioni giovanili della città: se sei una minoranza, fatichi ad ottenere quello che chiedi, ma nel momento in cui i giovani si mettono insieme, le richieste hanno un peso diverso”. 

-Foto xi2/Italpress-
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]