A Roma il convegno ‘Sicilia e Mediterraneo’, il focus su rinnovabili e blue economy

ROMA (ITALPRESS) – “Sicilia e Mediterraneo. Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy” è il titolo del convegno promosso a Roma da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli con main partner Renexia e con event partner Marnavi. Appuntamento mercoledì 9 luglio, ore 10.30, presso l’Università Mercatorum (Palazzo Costaguti – Piazza Mattei, 10) e in diretta streaming su Radio Radicale. La Sicilia si sta affermando come laboratorio strategico per lo sviluppo di una blue economy innovativa e sostenibile e la creazione di nuovi green jobs.

Al centro di questa trasformazione, l’eolico offshore con tecnologia galleggiante emerge non solo come soluzione all’avanguardia per la transizione energetica, ma anche come pilastro per l’indipendenza e la democrazia energetica, nazionale e locale. Analogamente, sistemi innovativi per l’approvvigionamento idrico delle isole minori e degli arcipelaghi, come il dissalatore mobile marino, vanno esattamente nella direzione di una giusta transizione ecologica che ascolti, tuteli e valorizzi i territori.

Il Mediterraneo, mare semichiuso e scrigno di biodiversità, da millenni crocevia di storie e culture, per le sue peculiarità e caratteristiche uniche e i regimi di vento consistenti, emerge come epicentro naturale per la rivoluzione energetica basata sull’eolico offshore galleggiante. Superando i limiti posti dalle acque profonde e gli impatti visivi delle turbine fisse in prossimità delle coste, questa tecnologia innovativa, che impiega un sistema di ormeggi, si presenta come soluzione rivoluzionaria.

La sua implementazione nelle acque profonde siciliane, con il progetto dell’impianto Med Wind di Renexia, non solo permetterà di sfruttare un potenziale energetico altrimenti inaccessibile, ma lo farà in armonia con gli ecosistemi marini e, diversamente dagli impianti nearshore, con un impatto minimo sul fondale e senza impatto sul paesaggio. Inoltre, l’impianto consentirà di proteggere una porzione di mare che, oltre a diventare una nuova nursery marina, porterà il nostro Paese più vicino agli obiettivi stabiliti dalla strategia UE di proteggere e ripristinare il 30% della superficie terrestre e marina entro il 2030.

Med Wind, il più grande progetto di parco eolico offshore flottante nel Mediterraneo, che sorgerà a oltre 80 km dalla costa siciliana, a largo di Trapani, è già un modello nelle strategie di sviluppo di una giusta transizione energetica per l’Italia. Non si tratta solo di sostituire la fonte energetica da fossile a rinnovabile, ma di farlo nel rispetto profondo degli habitat naturali, delle comunità locali e della sostenibilità a lungo termine. Ciò ha implicato preliminari e approfonditi studi di impatto ambientale, oltre a rigorose campagne oceanografiche che hanno individuato l’area più idonea ad ospitare l’impianto galleggiante. Promuovendo un dialogo aperto e trasparente con cittadini e stakeholder.

L’ascolto dei territori, in questo percorso virtuoso, si caratterizza come buona pratica per assicurare che lo sviluppo dell’impianto sia un’opportunità di crescita condivisa e di sviluppo industriale sostenibile. Le comunità locali, spesso storicamente escluse dai processi decisionali legati alla produzione energetica, con Med Wind sono parte attiva del cambiamento.

Nel Mare Nostrum, con oltre 11.000 isole, inclusi isolotti e scogli, di cui circa 250 abitate in modo permanente e i suoi 46.000 km di coste, più della circonferenza massima terrestre, già fortemente interessate da fenomeni di water scarcity e desertificazione, stiamo assistendo a politiche scoordinate e non lungimiranti rispetto a un altro tema importante e strategico, non solo per l’Italia, la produzione di acqua dolce mediante la dissalazione di acqua di mare. Individuare e supportare le più innovative tecnologie per rendere la dissalazione sostenibile e far sì che tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo le adottino è fondamentale per avere un mare in salute.

Oggi, grazie alla tecnologia tutta italiana del dissalatore mobile marino, ideato e realizzato da Marnavi, è possibile evitare le varie forme di impatto, ambientale, paesaggistico ed economico degli energivori, ingombranti e costosi impianti fissi di dissalazione sugli ambienti costieri delle isole minori e gli arcipelaghi.

Una soluzione che consente di non occupare porzioni del già ridotto territorio delle piccole isole, che peraltro ricadono spesso in aree protette, abbattendo gli enormi costi di costruzione e manutenzione degli impianti. Inoltre, poiché la dissalazione avviene al largo durante la navigazione, partendo peraltro da acque di qualità migliore, la salamoia non va ad impattare in prossimità delle coste ma viene smaltita, diluendola, grazie al moto delle eliche propulsive della nave.

Queste alcune anticipazioni dei temi che saranno trattati in occasione del convegno “Sicilia e Mediterraneo. Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy”, promosso da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn – Napoli con main partner Renexia e con event partner Marnavi, che si terrà a Roma mercoledì 9 luglio alle ore 10.30 presso la Sala conferenze dell’Università Mercatorum (Piazza Mattei, 10) e in diretta streaming su Radio Radicale. L’evento sarà aperto dal saluto di benvenuto di Giovanni Cannata (Rettore dell’Universitas Mercatorum).

Faranno seguito gli interventi introduttivi di Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde), Silvio Greco (Vice presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn – Napoli e Professore Ordinario di Ecologia presso l’Università degli Studi di Pollenzo), Gaetano Armao (Presidente della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali, Regione Siciliana).

Si proseguirà con il panel “Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy” che vedrà gli interventi di Riccardo Toto (Direttore Generale di Renexia) e Francesco Aliberti (già Professore al Dipartimento di Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ e Consulente Marnavi).

A seguire, al panel “Politiche del mare per lo sviluppo sostenibile” interverranno: Francesco Colianni (Assessore all’Energia e Servizi di pubblica utilità, Regione Siciliana), Salvatore Quinci (Presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani e Sindaco di Mazara del Vallo), Paolo Boccardelli (Rettore dell’Università Luiss Guido Carli di Roma), Ivana Lidia Bonaccorsi (Professore Associato all’Università degli Studi di Messina e Vicepresidente dell’Area Marina Protetta Capo Milazzo), Gaetano Vecchio (Presidente di Confindustria Sicilia). Modera: Antonio Cianciullo (Giornalista e scrittore).

La produzione sostenibile di energia ed acqua, utilities fondamentali e oggetto di una domanda sempre crescente, e la spinta verso l’innovazione, possono tradursi concretamente nella creazione di green jobs qualificati. Sviluppare la filiera dell’eolico offshore galleggiante, dalla ricerca alla produzione, dall’installazione alla manutenzione, richiede competenze specialistiche e genera occupazione ad alto valore aggiunto.

Analogamente, rilanciare la cantieristica navale italiana e dotarsi di una flotta in grado di rispondere alle emergenze idriche e alla variabile domanda di acqua delle isole minori e degli arcipelaghi, consentirebbe la creazione di nuovi posti di lavoro. La Sicilia ha dunque l’opportunità unica di diventare un polo d’eccellenza per la formazione e l’impiego in questi settori in rapida espansione, offrendo prospettive di sviluppo economico durature anche per le nuove generazioni. Media partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra ETS.

– Foto Ufficio stampa Fondazione Univerde –

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