LE TRUFFE DEL FINTO MONSIGNORE, 6 ARRESTI A ROMA

I Carabinieri della Compagnia di Roma piazza Dante hanno arrestato 6 persone ritenute responsabili di aver compiuto una serie di truffe tra cui anche la cosiddetta “black money scam”, consistente nel far credere alla vittima di poter ottenere banconote attraverso la smacchiatura di fogli di carta con uno speciale solvente.

La banda aveva un sistema ben strutturato e collaudato di truffe: adescava imprenditori o persone facoltose, intenzionate a trarre profitto da compravendite di appartamenti e beni di lusso (soprattutto opere d’arte), millantando conoscenze in ambienti aristocratici, imprenditoriali ed ecclesiastici della Capitale.

La banda prometteva alle vittime di riuscire a vendere i beni con grosse plusvalenze, a fronte di un anticipo – spesso di diverse decine di migliaia di euro – finalizzato alla buona riuscita della transazione. Ricevuto l’anticipo, sistematicamente i truffatori sparivano senza lasciar traccia.

Uno degli indagati, per rassicurare le vittime sulla bontà dell’affare, fingeva di essere un monsignore (a volte con tanto di abito talare) e di avere contatti con gli uffici del Vaticano. Il finto monsignore avrebbe in alcune occasioni dispensato anche benedizioni.

L’indagine ha permesso di scoprire un giro di truffe, consumate e tentate, per circa 13 milioni di euro.

 

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