ITALIA-CINA, FIRMATO IL MEMORANDUM

Il presidente della Repubblica Popolare cinese, Xi Jinping, è a Villa Madama per la sottoscrizione degli accordi, sia ministeriali che privati, fra Italia e Cina per la nuova Via della Seta. Ad accoglierlo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Sono 29 in totale i protocolli d’intesa sottoscritti fra Italia e Cina, a Villa Madama, alla presenza di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, e Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare Cinese. Gli accordi istituzionali-ministeriali sono 19, mentre le partnership fra privati sono 10. Il Mise, il Mibact e il Ministero della Salute sono quelli che hanno firmato più accordi: 3 ciascuno. Un’intesa ciascuno anche per il Mef, le Politiche Agricole, il Miur e gli Esteri. Rientrano fra gli accordi anche l’Agenzia Spaziale Italiana, la Rai, la città di Verona, l’associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato e il Torino World Affairs Institute.

Gli accordi commerciali fra aziende private di Italia e Cina, inseriti all’interno del piano strategico cinese della Belt and Road, sono 10. Il valore potenziale è di 20 miliardi. Sono interessati dall’accordo Cassa Depositi e Prestiti; Eni; Ansaldo; Cassa depositi e prestiti con Snam; Ice; Intesa San Paolo, il Gruppo Danieli. Protocolli strategici interesseranno anche il Porto di Trieste e il Porto di Genova.

“Il presente Memorandum d’Intesa non costituisce un accordo internazionale da cui possano derivare diritti ed obblighi di diritto internazionale – si legge nel Memorandum firmato dai due governi -. Nessuna delle disposizioni del presente Memorandum deve essere interpretata ed applicata come un obbligo giuridico o finanziario o impegno per le Parti. L’interpretazione del presente Memorandum d’Intesa deve essere in conformità con le legislazioni nazionali delle Parti nonché con il diritto internazionale applicabile e, per quanto riguarda la Parte italiana, con gli obblighi derivanti dalla appartenenza dell’Italia all’Unione Europea”.

L’intesa prevede sei ambiti di collaborazione: dialogo sulle politiche; trasporti, logistica e infrastrutture; commercio ed investimenti senza ostacoli; collaborazione finanziaria; connettività people-to-people; cooperazione per lo Sviluppo verde.

 

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