IL GENERALE GRAZIANO SPIEGA L’EUROPA A TOR VERGATA

“La difesa e la sicurezza europea»: l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ha ospitato questa mattina la lezione del Generale Claudio Graziano, Presidente del Comitato Militare dell’Unione europea, che ha fornito il proprio contributo al ciclo di incontri aperti sulla’Unione Europea. Gli incontri – organizzati da Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre – si concentrano sui temi cruciali dell’Unione Europea, come l’economia, la globalizzazione, le ideologie, la scienza e le sfide future. Il prossimo incontro ospitato da “Tor Vergata” sarà quello di giovedì 21 marzo, con la lezione «Le sfide economiche dell’Europa tra migranti, ambiente e lavoro», che sarà tenuta dall’economista Leonardo Becchetti.
La presentazione di Graziano, a cui hanno presenziato autorità politiche come Angelino Alfano, Maurizio Gasparri, Arturo Parisi, Gianni Letta e Roberta Pinotti, è stata aperta dai saluti di Giuseppe Novelli, rettore dell’Università di Tor Vergata, che si è augurato sempre più che gli atenei «lavorino per un network europeo di studenti», in cui gli interscambi possano avere cadenza semestrale e le relazioni siano continue e flessibili. Graziano, nel corso della sua lezione, ha sottolineato la necessità di rafforzare «non solo un’identità nazionale, ma europea”.

Rispondendo alle domande di alcuni studenti, il generale ha esposto la propria visione su temi centrali come il rapporto fra Nato e Unione Europea, la prospettiva di un esercito comune e le conseguenze della Brexit. “Fra Nato e Ue bisogna aumentare la cooperazione e la sinergia, ma la nascita di una struttura di comando europea nasce dall’impossibilità di passare dalla struttura Nato. Non c’è duplicazione perché non c’è scelta”.
Sulla possibilità di un unico esercito europeo, Graziano ha invece ricordato «che l’integrazione militare procede di pari passo con l’integrazione politica», soprattutto perché «oggi andare all’estero come forza singola presenta un grosso problema di legittimità». Le tante domande poste al Generale gli hanno permesso di fare chiarezza anche sulla questione del Kosovo e sui delicati equilibri nei Balcani: «I Balcani occidentali sono il cuore dell’Europa, è fondamentale tenerli agganciati all’Unione Europea. Il Kosovo deve rispettare le regole sancite negli accordi, ma lavoriamo per un riconoscimento consensuale e non conflittuale in ambito europeo. Sui Balcani non possiamo “perdere” e sono certamente ottimista», ha detto Graziano replicando alla platea.

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