LA RAI FESTEGGIA PIPPO BAUDO

A Pippo Baudo, si sa, vogliono bene tutti. Bastava guardare la folla accorsa a salutarlo stamattina nella Sala degli Arazzi della Rai dove è stata presentata la serata speciale “Buon compleanno…Pippo” che andrà in onda il 7 giugno su Rai1. A fine conferenza stampa, gli è stata offerta una enorme cassata siciliana. Davanti a tanto affetto, Pippo non si è limitato a ringraziare ma ha anticipato di stare già pensando a un nuovo programma, tenendo bene in mente il ricordo di ‘Novecento’, il programma tra i tantissimi che ha fatto che gli è rimasto nel cuore: “Abbiamo raccontato il Novecento, ma ora siamo nel Duemila già da diciannove anni. Un periodo che si potrebbe raccontare benissimo. Non dobbiamo mai dimenticare il passato ma dobbiamo sempre guardare avanti. Deve farlo soprattutto la Rai, che deve essere la più grande azienda culturale del Paese”. Realizzata negli studi Fabrizio Frizzi della Rai, alla serata per Pippo parteciperanno tanti amici accorsi per fargli gli auguri e raccontargli la loro gratitudine per ciò che hanno ricevuto da lui. Ci saranno Fiorello, Giorgia, Al Bano e Romina Power, Michelle Hunziker, Jovanotti, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, Massimo Lopez e Lorella Cuccarini, solo per citarne alcuni.

Baudo è quasi commosso: “Dedico questa festa a un grande amico e maestro, Pippo Caruso. Mi ha dato tanto, la sia assenza mi pesa ogni giorno di più”. Anche lui, però, ha dato tanto alla televisione, come nota il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo: “In Pippo ci sono le basi della tv italiana” dice e cita alcuni dei titoli che Baudo ha portato al successo: “Ha fatto ‘Settevoci’, il talent canoro; ‘Fantastico’, il varietà puro; ‘Serata d’onore’, il celebrity show… Tutto quello che noi mastichiamo quotidianamente viene da questo signore. Riconoscenza è una parola che fa paura nel nostro ambiente ma a Pippo siamo riconoscenti in tanti”. Pippo riprende e spiega: “Sono sempre stato molto curioso, andavo a cercare personaggi nei paesini, nei teatri. Bisognerebbe fare di nuovo un giro per l’Italia che ha ancora nuovi talenti da offrire. È questo il compito della Rai che è servizio pubblico e deve avere qualcosa in più, deve rischiare, mischiare alto e basso perché non è vero che la cultura fa paura, spaventa solo se viene presentata in maniera cattedratica, altrimenti è elemento essenziale per la crescita del Paese. Oggi la Rai per la cultura sta facendo tanto, ma bisogna innovare continuamente i palinsesti. Un programma nuovo all’inizio forse sconvolge il pubblico che poi, però, lo metabolizza”.

Nel corso della lunghissima carriera (iniziata per gioco quando, a soli 7 anni, vestì il figlio di Santa Rita in una rappresentazione teatrale nel suo paese) non c’è stato programma che non abbia potuto fare: “La Rai mi ha fatto fare tutto quello che volevo, anche perché i risultati erano buoni. Non ho rancori né amarezza ma solo gioie, gioie e gioie. Sono in un momento di serenità e di grande pace, mi addormento facilmente senza bisogno di sonniferi e quando un uomo dorme sereno vuol dire che sta bene. Questa bella attività che si chiama spettacolo mi ha dato la vita e la gioia”. E se oggi la tv è molto diversa da quella in cui lui ha debuttato, niente paura: “Ha perso l’ingenuità che è la caratteristica degli spiriti puliti ma si può recuperare. Dobbiamo prendere spunto dal passato e guardare al futuro”.

Qualche tempo fa Baudo individuò un suo possibile successore. Idea che mantiene ancora oggi: “E’ bravo, sciolto, parla inglese. Solo, non so se ha l’imprinting Rai”.

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