TORTU VA OLTRE MENNEA “OBIETTIVO EUROPEI BERLINO”

“Non ho in mente un tempo ben preciso cui poter ambire, ma di sicuro non voglio fermarmi qua. Punto a fare il personale ad ogni gara cui partecipo, così cercherò di migliorarmi già dalla prossima gara. Soprattutto mi piacerebbe migliorarmi a Berlino agli Europei in agosto. Quello è il mio obiettivo”. Lo ha detto il neo primatista italiano sui 100 metri Filippo Tortu, in occasione di una conferenza stampa al Verti Music Place di Radio Italia, confermando l’obiettivo di non fermarsi al 9″99 fatto segnare venerdì sera a Madrid. “L’obiettivo di quest’anno è la finale degli Europei, dove fortunatamente non ci sarà in cinese Su Bingtian – ha aggiunto il velocista sardo-brianzolo – Dopo questo risultato mi presento all’appuntamento continentale con un senso di responsabilità diversa, la pressione non mi spaventa, ora mi sento in discesa e sono molto sereno e motivato. Penso che l’obiettivo sia quello di arrivare in finale, poi tutto quello che succede lì è tutta un’altra storia perché i 100 metri sono una gara imprevedibile”. Agli Europei di Berlino, che prenderanno il via il prossimo 6 agosto, Tortu oltre ai 100 metri prenderà il via anche in staffetta 4×100, mentre solo alla vigilia insieme al padre allenatore Salvino, verrà presa una decisione sulla partecipazione alla gara dei 200 metri.

“Alla staffetta credo molto perché è il momento in cui uno sport individuale diventa sport di squadra. Ci tengo molto e sono fiducioso – ha aggiunto l’atleta delle Fiamme Gialle – per quanto riguarda i 200 invece vediamo alla vigilia dell’appuntamento. Sono una gara in cui serve molta esperienza per correre bene e a me questa manca molto, visto che negli ultimi anni ho corso solo tre volte questa distanza. So che posso fare bene, anche perché la parte lanciata è quella che mi riesce meglio, ma ci vuole tempo. So comunque di valere un tempo dai 20″20 in giù”. Grazie ai suoi risultati, Filippo Tortu sta contribuendo a ridare il giusto risalto ad un’atletica italiana che negli ultimi anni aveva dato poche soddisfazioni, ma per il ventenne di Carate Brianza “l’atletica italiana c’è e si fa sentire. Oltre a noi giovani ci sono i vari Donato, Tamberi e la Troest. Non penso però che il mio obiettivo sia la visibilità, punto ad altri tipi di traguardi”.

(ITALPRESS).

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