TIRO ARCO: ORO BOARI A TARRAGONA “FELICE PER ME”

Lucilla Boari è d’oro. L’arco azzurro si regala una gemma da incastonare nel palmares dei Giochi del Mediterraneo, grazie alla vittoria dell’atleta tricolore (7-1 il punteggio finale) contro la spagnola Monica Galisteo Cruz nella finale individuale. “Il quarto posto di Rio è stato già un grande risultato per noi – ricorda l‘azzurra -, è stata un’emozione partecipare ai giochi. Quello di Rio è stato un grande risultato (quarto posto con polemiche per un titolo offensivo di un giornale, ndr) ma questo vale un po’ di più. Sono contenta per me. È un gradino in più da cui partire per i prossimi traguardi. Dedico l’oro a papà, ho iniziato a tirare con lui, mi ha sempre seguito e penso sia la persona più orgogliosa di me. Volevo rifarmi del risultato a squadre, sono molto contenta” le parole dell’azzurra, abbracciata dal presidente federale Mario Scarzella. “Dopo le delusioni delle squadre era un bel momento per la ragazza e per tutti noi perchè se l’è meritata davvero tirando con un pò di vento che le dava fastidio e tirando davvero bene. Complimenti a Lucilla per quello che ha fatto, siamo davvero soddisfatti di questa sua performance” le parole all’Italpress del numero uno della Fitarco. “Adesso non è finita la stagione, due ragazze partono da Tarragona per la Grecia in vista degli Europei giovanili dove si giocheranno la qualifica per Buenos Aires e quindi la stagione continua”.
“Abbiamo anche  alcune tappe di Coppa del mondo e poi inizieremo a prepararci per i Mondiali del prossimo anno facendo in accordo con Berruto un lungo raduno cercando il vento perchè in Olanda probabilmente troveremo molto vento e quindi dovremo essere preparati a tirare anche in questa situazione”.
Soddisfatto anche il neo dt della Federazione Mauro Berruto, che “assapora” il primo oro da quando riveste questo nuovo ruolo. “Questo è uno sport che nelle fasi finali riserva molta adrenalina. Non è così all’inizio dove è tutto molto diluito e proprio per questo sto imparando tante cose. Come ad esempio che servono abilità diverse per gareggiare nella parte iniziale rispetto al momento che si assegnano le medaglie. Sono contento per Lucilla, che ha passato un inverno complicato ed invece da qualche mese ha cambiato marcia e ritmo. In generale, ci aspettavamo di più da questa trasferta in particolare dalle squadre” ha detto Berruto. “Eravamo qui perchè riteniamo i Giochi del Mediterraneo una competizione comunque di qualità, ma soprattutto di prestazione molto vicina a quella delle Olimpiadi, quindi tutto quello che è successo qui è utile e rappresenterà uno strumento di lavoro per i prossimi due anni, ma soprattutto per il prossimo anno perchè il nostro obiettivo fondamentale rimane il Mondiale in Olanda che sarà la prima possibilità di qualificazione olimpica”.
Anche se all’epoca non era ancora  dirigente della Federazione, Mauro Berruto parla del famoso titolo (“cicciottelle azzurre”) che caratterizzò ad agosto del 2016 il quarto posto delle azzurre tra le quali la Boari. “Credo che abbia risposto il tempo rispetto a quella sciagurata idea di quel contesto. Chi ha fatto quel titolo non ha neppure tirato mai un calcio ad un pallone perchè arrivare a sfiorare una medaglia olimpica, perderla nel modo in cui è stata persa a Rio dalle ragazze – e sarebbe stata la prima medaglia olimpica nella storia del tiro con l’arco femminile – e a distanza di qualche ora leggere quel titolo sul giornale è una cosa che mi sembra un’idiozia gratuita. Penso non valga neppure la pena di replicare”.
(ITALPRESS).

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