SOGNO SERIE A CONTINUA PER CITTADELLA E VENEZIA

Cittadella-Frosinone e Venezia-Palermo. Queste le semifinali dei play-off promozione di Serie B dopo i risultati delle gare del turno preliminare che ha visto i granata di Venturato pareggiare 2-2 con il Bari e i lagunari di Inzaghi battere 3-0 il Perugia fi Nesta.
Ad aprire il quadro è il Cittadella che si fa bastare il rocambolesco 2-2 al termine dei tempi supplementari per spegnere le ambizioni degli ospiti e far valere la miglior classifica, così come recita il regolamento. Il ‘Tombolato’, che offre un bel colpo d’occhio, inaugura i play-off di Serie B con il match che ha visto l’inversione del campo di gioco in seguito alla penalizzazione dei biancorossi. Ai veneti, dunque, bastano due risultati su tre, i pugliesi sono invece costretti a vincere. L’inizio dell’incontro è subito vivace: al 3′ Alfonso non si fa sorprendere da una punizione forte ma centrale di Balkovec, al 5′ Salvi, su sponda di Varnier, spedisce alle stelle di destro da posizione invitante. All’8′ Alfonso blocca su Galano, al 10′ Micai si distende su conclusione sul primo palo di Schenetti. Al 15′ Sabelli si insinua in area, vince un rimpallo ma non centra lo specchio, al 19′ Bartolomei risponde con un gran destro dal limite di poco fuori. La sfida è destinata a calare di intensità, anche se resta comunque godibile. I primi 45 minuti si chiudono però senza vere occasioni da gol, sebbene Nenè, al 40′, provi a far saltare il banco con un’incornata di poco a lato. I fuochi d’artificio vanno in scena in avvio di ripresa. Al 6′ il Bari sblocca il risultato con un sinistro di Galano su cui deve arrendersi Alfonso.
I padroni di casa, dopo aver protestato inutilmente per un contatto tra Tello e Varnier appena prima la rete degli ospiti, reagiscono subito e al 9′ Micai si supera prima su Kouame e poi su Iori. I veneti trovano il pari al 14′ con una gran punizione di Bartolomei, una sassata di destro su cui Micai nulla può. Dieci minuti dopo, il centrocampista di Venturato concede il bis: la sua punizione si infrange sulla barriera, il pallone poi gli carambola vicino al destro e la sua volee dalla distanza tocca il palo e si insacca per il 2-1. Si fanno vedere Nenè e Cisse, i cambi si intensificano ed il nervosismo è sempre palese. Il Bari non si da’ per vinto e, al 42′, impatta con la responsabilità della difesa locale: il Cittadella perde tempo per protestare per un contatto in area tra Floro Flores e Adorni, Nené invece è un falco e trova la ‘papera’ di Alfonso. Iori, al 45′, tenta la conclusione dalla lunga distanza e Micai mette sopra la traversa. Inevitabili i due tempi supplementari. La stanchezza si fa decisamente sentire e così nel primo succede davvero poco. Nel secondo, dopo 7′, Floro Flores tenta senza fortuna la soluzione personale, poi arrivano i rossi diretti per Gyomber e Brienza, con quest’ultimo che innesca una semi-rissa che comporta l’espulsione anche di Sabelli. Passata la buriana l’atmosfera si ricompone e il Bari non può che arrendersi per lasciare spazio alla festa del Cittadella.
Triplo salto. E’ l’obiettivo che si è messo in testa la matricola Venezia che ne rifila tre al Perugia al Penzo e adesso dovrà fare i conti con il Palermo per continuare a sognare la terza promozione consecutiva. Netto il 3-0 dei lagunari, eppure nella prima mezz’ora gli umbri non avevano demeritato, ma poi sono spariti dal campo dopo la splendida rete di Stulac che, appunto al 30°, ha sbloccato il risultato.
Inzaghi va in tribuna per squalifica e a guidare i locali dalla panchina c’è D’Angelo. Solito 3-5-2 in campo con coppia d’attacco Litteri-Geijo. L’altro campione del mondo della serata, Alessandro Nesta, divora la sua area tecnica e risponde con lo stesso modulo, anche se nel suo centrocampo a 5 c’è Diamanti libero di spaziare, inventare e liberare il suo sinistro. La classifica finale della regular-season consiglia atteggiamenti diversi alle due squadre, umbri più propositivi, veneti prudenti. L’11 di Nesta che tende a sfondare a destra dove Buonaiuto è abile nell’1 contro 1 e dove spesso va a posizionarsi anche Diamanti. La coppia Cerri-Di Carmine fa i movimenti giusti, ma il primo sbaglia un facile assist per il secondo, sprecando una buona situazione di gioco al 13°. Il Venezia aspetta, Suciu prova il destro dalla distanza ma non impensierisce Leali. Diverso il discorso dall’altra parte perchè il mancino di Diamanti è di un’altra categoria, ma non è da meno Audero che se nel primo caso blocca senza troppi affanni, nel secondo vola sotto l’incrocio per deviare in angolo la conclusione dai 18 metri. Il match sembra in mano al Perugia che però rischia un po’ tenendo tanti uomini oltre la propria metà campo. Suciu, dimenticato in area, spreca due buoni palloni ed è un campanello d’allarme che rimane inascoltato.
Il Venezia guadagna un corner e va a bersaglio con il solito tiro dalla distanza di Stulac (6 gol in campionato) che con un piatto destro dai 22 metri trova l’incrocio e lascia di sasso Leali. Duro colpo per la squadra di Nesta che perde lucidità e soltanto al 46° si fa vedere con Cerri che impegna Audero.
Nella ripresa tra gli ospiti dentro Gustafson per Colombatto, a gli umbri rischiano subito di prendere il 2-0 con Magnani e Leali che in qualche modo riescono a disinnescare la minaccia Geijo. Continua a sbandare il Perugia, Bianco e Pajac pasticciano e Stulac sfiora il gol. Due minuti dopo, e siamo al 10°, è Magnani a perdere palla al limite, per sua fortuna è bravissimo Del Prete a salvare su Falzerano. Ritrova compattezza e idee la squadra di Nesta, si fa vedere Buonaiuto a destra e anche a sinistra Pajac comincia a farsi vedere e apprezzare. La difesa lagunare, però, è attenta e solida, non si può dire la stessa cosa per quella del Perugia che, al 29°, permette prima a Gejo (bravissimo Leali) e poi a Modolo di battere a rete da due passi. Il seocndo tentativo è quello giusto, è il 2-0 che chiude la partita, ma c’è ancora spazio per il tris del neo-entrato Pinato che finalizza un contropiede con un bel tocco, mentre dall’altra parte il perugino Terrani colpisce il palo. Finisce 3-0, un risultato che prolunga il sogno del triplo salto del Venezia (prossimo ostacolo il Palermo) e fa sfumare quello del Perugia.
(ITALPRESS).

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