SHOW MOTOGP AD ASSEN, LA SPUNTA IL SOLITO MARQUEZ

Una bagarre lunga 26 giri, Lorenzo, Dovizioso, Marquez, Rossi e Vinales che si alternano al comando della gara prima dell’allungo finale del Cabroncito, che va a prendersi la quarta vittoria dell’anno, la 65esima della carriera. Benvenuti ad Assen, la Cattedrale della MotoGp. Va in scena in Olanda una delle più belle gare di sempre, tiratissima, con i primi sei-sette piloti che se le suonano senza esclusione di colpi, fra contatti, carenate, attacchi, sorpassi e controsorpassi. Alla fine, però, Marquez apre il gas e scappa via, anche in classifica dove il vantaggio su Valentino Rossi, oggi quinto, diventa di 41 punti. “E’ stata una battaglia costante, tutti si sono toccati con tutti, sembrava una gara di Moto3 – confessa il pilota di Cervera, che fa un altro bel passo verso il suo quinto titolo nella classe regina – Negli ultimi 4 giri ho dato tutto per aprire quel distacco che mi ha permesso di portare a casa un po’ di punti e vincere così è un’adrenalina, siamo qui per questo”. Alle spalle di Marquez altri due spagnoli, con Alex Rins che nell’ultimo giro beffa Maverick Vinales centrando il suo miglior risultato in Suzuki. “La gara più difficile della mia vita”, ammetterà il 22enne catalano, fortunato a riprendersi dal mal di stomaco che lo aveva colpito al mattino e poi bravo nella gestione della gara, dove resta attaccato ai migliori per poi andare all’assalto del podio nei giri conclusivi. Ma Rins e Vinales (“speravo di vincere ma sono comunque contento, abbiamo capito il modo di far lavorare la moto”) devono ringraziare Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, in lotta per la seconda piazza a due giri dalla fine: l’attacco del ducatista porta entrambi ad andare larghi, favorendo l’inserimento dei due spagnoli, e alla fine Dovizioso deve accontentarsi del quarto posto davanti al Dottore.

“Il bicchiere è mezzo pieno perchè è stata una gara pazza ma non posso essere del tutto contento, faccio ancora fatica quando cala la gomma”. “E’ stata una gara bellissima e sono contento di averne fatto parte, di essere stato lì a lottare, peccato non essere sul podio”, il rammarico di Rossi che tira le orecchie a Dovizioso: “è stato un sorpasso aggressivo come ce ne sono stati tanti altri ma non è stato strategicamente molto intelligente: all’entrata di curva eravamo secondo e terzo e siamo usciti quarto e sesto, non era il posto giusto per passarmi”. Dopo due vittorie di fila, Lorenzo chiude invece settimo: prova dai due volti quella del maiorchino, partito a razzo dalla terza fila e in testa per metà gara, con tanto di duelli con Marquez e Rossi (da brividi il contatto alla curva 13) prima di un calo che lo toglie dalla lotta con troppo anticipo. Male Danilo Petrucci, caduto dopo 9 giri, per Iannone un undicesimo posto che non rovina comunque l’umore in casa Suzuki.
Per quanto riguarda le altre classi, in Moto2 Francesco Bagnaia completa il suo weekend da sogno e dopo aver dominato libere e qualifiche va a conquistarsi la vittoria che gli permette di aumentare il vantaggio in classifica generale su Miguel Oliveira, oggi sesto e ora a -16. Quarto successo stagionale per Jorge Martin davanti ad Aron Canet ed Enea Bastianini: lo spagnolo balza anche in testa al Mondiale Moto3 a +2 su Marco Bezzecchi, caduto proprio all’ultimo giro mentre era in corsa per il podio.
(ITALPRESS).

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