NIENTE FINALE EUROPEA PER LE AZZURRE DEL VOLLEY

Il sogno di volare sul tetto d’Europa si smorza ad un passo dal grande obiettivo. L’Italvolley femminile paga i tanti errori commessi e si arrende in semifinale per 3-1 (25-22, 25-21, 21-25, 25-20), dopo 102 minuti di gioco effettivo, alla Serbia in una riedizione dell’ultima finale mondiale, vinta dalla selezione di Terzic al tie-break. Stavolta, sul parquet della Sport Hall di Ankara, il divario è più netto: un ‘esame’ di coscienza si potrà fare solo di lunedì, perché la Nazionale del ct Mazzanti domani dovrà comunque contendere il bronzo alla Polonia, uscita sconfitta contro la Turchia per 3-1 (25-17, 25-16, 14-25, 25-18) nella seconda semifinale. Paola Enogu svetta con 26 punti contro i 22 punti di Boskovic ma stavolta, nonostante il bel bottino, non riesce ad evitare degli errori sotto rete che pesano come macigni. I primi due set sembrano quasi in fotocopia. Partenza lanciata delle azzurre, serbe che lentamente assorbono il gap, agganciano le avversarie e fanno la differenza nel finale. Boskovic è spesso il perno del gioco delle iridate, Busa è precisa al servizio, Mihajlovic sa come alzare le braccia a rete. L’Italia, invece, è troppo Egonu-dipendente: la 20enne opposto di Conegliano fa il bello ed il cattivo tempo ed è troppo umorale, anche nelle scelte, per dare continuità all’attacco tricolore. E così, la Serbia si ritrova presto sul 2-0 (25-22, 25-21), con la fuoriclasse veneta, di origini nigeriane, che nel secondo parziale spinge le sue fino al 7-4 prima di essere decisiva, in negativo, nelle battute conclusive, con due errori pesanti che condannano l’Italia al doppio svantaggio. Cambia il copione nel terzo parziale, con la Serbia avanti 8-5 prima del super lavoro di Chirichella e Egonu (8-8). Un raro errore di Mihajlovic regala il +2 alle azzurre (11-9), un ace di Sorokaite e una zampata di Sylla valgono il 23-19. Qui sale in cattedra Egonu, che firma le due ultime schiacciate per il 25-21 che rimette in corsa le ragazze di Mazzanti. Che però, nel quarto set, mancano di lucidità e convinzione nei momenti topici. Serbia avanti 16-11, poi 20-14. Fahr e Nwakalor portano freschezza in un sestetto che prova a rilanciarsi sino al -2 (20-18), Egonu invece non evita altri sbagli e, dopo un’invasione a rete, da’ il via libera alla Serbia, che chiude il parziale 25-20 e si procura la possibilità di conferma il titolo vinto due anni orsono. Per l’Italia, oro continentale 2007 e 2009, c’è la chance di un bronzo più che onorevole.

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