MERTENS “NAPOLI CASA MIA, JUVE? DAREMO BATTAGLIA”

“A Napoli sono cresciuto, amo la città e mi sento a casa mia”. Quella di Dries Mertens, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, è una vera e propria dichiarazione d’amore. Arrivato nell’estate 2013 dal Psv Eindhoven, da alternativa di lusso il folletto belga si è trasformato in un giocatore fondamentale per il Napoli e in un beniamino per il pubblico. “Sono qui da 6 anni, la gente mi ha dato un affetto enorme e mi ha adottato come un napoletano vero. Sono felice di tutto questo amore che mi ha aiutato a maturare soprattutto come uomo. Per me Napoli oggi è una casa. Oltre a questo, sono cresciuto anche sotto il profilo tecnico. Ricordo che nei primi anni giocavo di meno, poi gradualmente mi sono inserito ed affermato sempre di più fino a disputare gli ultimi due anni davvero alla grande”. Ma Mertens sa di non essere il solo a essere cresciuto. “Io penso che in questi 6 anni sia cresciuta tutta la società, la rosa e il gruppo. Abbiamo in squadra talenti assoluti e sono convinto che su questa strada potremo tagliare traguardi importanti in futuro”.

L’eliminazione dalla Champions fa ancora male ma il Napoli vuole ancora dire la sua in Europa. “Non siamo stati fortunati, abbiamo disputato un girone bellissimo, abbiamo giocato un gran calcio e siamo usciti per un soffio affrontando a testa alta avversari fortissimi. Adesso punteremo alla Europa League perché possiamo arrivare lontano”. E poi resta anche l’obiettivo scudetto, anche se la Juve al momento sembra irragiungibile. “Sicuramente loro hanno una grande potenza economica ed è difficile per tutte poter competere. Noi dobbiamo pensare alla nostro cammino cercando di vincere quante più partite sarà possibile. Di certo manca un intero girone e proveremo ad avvicinarci alla Juventus. La scorsa stagione abbiamo dato battaglia fino alla fine e ci proveremo anche quest’anno”. Prima della ripresa, la Coppa Italia: “Il Sassuolo è un avversario difficile e dovremo subito riprendere al massimo perchè ci teniamo ad andare avanti”, avverte Mertens, che torna poi su quanto accaduto a San Siro per Inter-Napoli e sul problema razzismo. “Conosco Kalidou e so quanto sia sensibile verso questo tema. Nello spogliatoio di San Siro l’ho visto affranto e triste, ma non per l’espulsione ma per aver avuto la sensazione di aver perso la battaglia contro i razzisti. E’ un problema che riguarda tutti e che il calcio italiano deve risolvere al più presto”.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]