MARQUEZ VOLA IN ARGENTINA, 3^ DOVIZIOSO, 4^ ROSSI

Quando Marc Marquez respira l’aria delle pampas, non c’è spoiler che tenga. Battuto in qualifica (Vinales) e in gara (Dovizioso) a Losail, il Cabroncito si riprende tutto con gli interessi sul circuito di Termas de Rio Hondo: imprendibile nelle ultime due libere, piazza una zampata delle sue nei minuti finali delle qualifiche, quando in un susseguirsi di giri veloci scivola addirittura fuori dalla prima fila. L’ultimo tentativo, però, è quello buono, 1’38″304, e arriva così la pole numero 81 della carriera, la 53esima nella classe regina e la quinta in sei anni in Argentina. Maverick Vinales, in pole in Qatar, stavolta deve accontentarsi della seconda piazza, a 154 millesimi da Marquez, di un soffio più lento Andrea Dovizioso (+0″164) che riesce comunque ad acciuffare la prima fila a spese di Valentino Rossi. Il Dottore conferma di avere un buon feeling con la pista sudamericana, paga meno di due decimi e mezzo rispetto al Cabroncito e ottiene conferme importanti dalla sua M1, che almeno in qualifica sembra all’altezza di Honda e Ducati visto che fra i primi sette troviamo altre due Yamaha non ufficiali (Franco Morbidelli sesto davanti a Fabio Quartararo). Qualche problema invece per Danilo Petrucci, che non riesce a far meglio del decimo tempo e partirà domani dalla quarta fila, affiancato da Pol Espargarò su Ktm e un Jorge Lorenzo ancora non del tutto a suo agio sulla Honda, più lento di oltre un secondo rispetto al suo compagno di squadra. Domani, però, potrebbe essere tutt’altra storia visto che c’è il forte rischio che si corra sotto la pioggia. Inoltre i distacchi (i primi cinque sono racchiusi in due decimi e mezzo) lasciano intendere che potrebbe esserci una bella bagarre là davanti sebbene Marquez resti il favorito. Lo stesso spagnolo ha ammesso di avere anche un buon passo gara e il Dovi, pur riconoscendo che le Ducati sono molto più veloci rispetto a un anno fa, non ha potuto fare a meno di sottolineare che “non lo siamo ancora abbastanza per vincere anche se possiamo dire la nostra”. E la Yamaha ha tutte le carte in regola per dare fastidio.

Per quanto riguarda le altre classi, prima pole in carriera per Jaume Masia (Moto3) con Tony Arbolino terzo e una seconda fila tutta tricolore con Dalla Porta, Antonelli e Migno oltre a Fenati settimo. L’Argentina porta bene invece a Xavi Vierge (Moto2), che per il secondo anno consecutivo partirà davanti a tutti: beffati per un pugno di millesimi Marcel Schrotter e Sam Lowes mentre Baldassarri, ottavo, è il migliore dei nostri davanti a Bulega e Corsi.

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