MARQUEZ GUIDA TEST SEPANG, PETRUCCI E ROSSI INSEGUONO

Non sarà forse al 100% ma anche a mezzo servizio, quando sale sulla sua Honda, resta un fulmine. Non poteva che aprirsi sotto il segno di Marc Marquez la prima giornata di test a Sepang: il Cabroncito, al rientro a due mesi dall’operazione alla spalla, è subito imprendibile e gli basta la mattinata per fermare il cronometro a 1’59″621 e chiudere al primo posto la classifica dei tempi. Marquez ha lavorato su alcune novità della RC213V, come due diverse carenature e vari aggiornamenti, prendendosi poi un pomeriggio di pausa. “Sono contento di essere tornato a guidare la moto dopo un lungo inverno fermo ma speravo di stare meglio – confessa – Nelle staccate da sinistra e nel cambio di direzione faccio tanta fatica. Posso reggere uno-due giri ma poi devo cambiare stile di guida. Ho fatto solo 30 giri per cercare di gestirmi, ci sono ancora due giorni di prove e vedremo quali saranno le sensazioni. La moto è comunque a buon punto ma ci sarà molto altro da provare da qui al Qatar”. Alle spalle di Marquez si piazza, a poco più di due decimi e mezzo, Alex Rins con la Suzuki (“Abbiamo avuto un buon passo e per domani c’è tanto da provare lavorando, in special modo su elettronica ed aerodinamica”), poi Maverick Viñales con la prima delle due Yamaha: 316 i millesimi di ritardo dello spagnolo.

Fa peggio Valentino Rossi: tanto lavoro anche con gomma nuova per il Dottore e sesto tempo finale a 0″433. “La prima giornata è stata abbastanza positiva per noi, ho sempre avuto buone sensazioni sulla moto e abbiamo lavorato moltissimo per migliorare il grip e i tempi sul giro, specialmente con le gomme usate – il suo bilancio – Ho visto un po’ il passo degli altri e non siamo messi male, sembra che abbiamo fatto alcuni miglioramenti rispetto allo scorso anno”. Sorpresa dei test e anche lui in moto dopo il bruttissimo infortunio del 2018, Tito Rabat (Reale Avintia Racing) che nelle battute finali balza al quarto posto della tabella crono dopo diversi tentativi di imporsi come migliore nel primo settore. Quinto Danilo Petrucci, a 0″430 da Marquez con la sua Desmosedici. Il ternano, primatista per quasi tutta la mattinata, fa meglio di Andrea Dovizioso autore dell’ottavo passaggio: per i due piloti della Ducati la chance di provare alcune novità tecniche come due deflettori anteriori votati all’abbassamento della temperatura del motore e alcune specifiche aerodinamiche. “Sono felice di quanto fatto, il problema è che nelle ore centrali, su questo circuito, soffriamo un calo di prestazioni – l’analisi di Petrucci – Non ho fatto come Andrea molti confronti tra pezzi. Ho lavorato solo su alcuni particolari. Domani faremo dei ‘run’ più lunghi e proveremo a studiare i problemi che sia io sia la Ducati abbiamo avuto l’anno scorso”. “Da subito abbiamo girato in buone condizioni – aggiunge Dovizioso – Questo ci ha permesso di seguire il nostro piano di lavoro e fare delle comparazioni importanti come quelle sul telaio. Le differenze non sono chiare, dobbiamo tornare sul tema domani e poi in futuro perché è una scelta delicata. Sul motore la direzione è quella invece, andava già bene l’anno scorso”.

Al ritorno in pista dopo il brutto infortunio di fine 2018, Cal Crutchlow conferma di essere ancora lontano dal top e paga un distacco di oltre un secondo dai primi e fa meglio il suo collega di scuderia alla LCR Honda, Takaaki Nakagami, alla fine settimo. Fra i top 10 Stefan Bradl, chiamato a sostituire l’infortunato Jorge Lorenzo alla Honda, e Pol Espargarò. Fitto programma di lavoro volto al pieno adattamento in sella alla YZR-M1 per Franco Morbidelli con il team Petronas Yamaha SRT: dodicesimo tempo e un distacco di circa dai primi di otto decimi. Protagonista della prima caduta della giornata alla curva 14, Andrea Iannone non riesce a far meglio del 21esimo tempo con la sua Aprilia mentre Pecco Bagnaia, nonostante un problema tecnico, è il miglior rookie della giornata col 15esimo crono.

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