MARQUEZ “FELICE PER TITOLO, CONCENTRATO SULLA GARA”

“Sono felicissimo, mi sento diverso, non ho avuto tantissimo tempo per festeggiare, lo abbiamo fatto con il team, lo faremo meglio, ci sarà tempo per celebrare il team il titolo come si deve anche con gli amici”. Parole da pluri-campione del mondo. Marc Marquez si presenta Phillip Island con in tasca il suo settimo titolo iridato vinto
domenica scorsa a Motegi. Nella conferenza stampa dei piloti del Gran Premio d’Australia, lo spagnolo è rilassato, sorridente, ma questo non vuol dire che la sua fame di vittorie sia stata saziata, tanto che alla domanda specifica sulla gara di domenica risponde: “In che posizione chiuderò? Primo”. Del resto c’è abituato e vuole cancellare qualche prova che qui a Phillip Island non è stata proprio alla sua altezza. “La tattica è cercare di rimanere concentrato, ho vinto nel 2014 a Motegi il Mondiale e poi sono venuto qui convinto di poter fare qualsiasi cosa, invece poi sono caduto in gara così come è successo anche nel 2016 – spiega Marquez -. E’ una pista che mi piace, mi sento più rilassato rispetto alle ultime settimane e sono qui con l’obiettivo di avere un buon approccio anche in vista della prossima stagione”.
La Honda è pronta a offrirgli un contratto a vita, un’ipotesi che Marc Marquez è pronto a valutare, anzi l’impressione è che l’idea lo affascini parecchio. “Possiamo parlarne, non ci sarebbe nessun problema per me – spiega il sette volte campione del mondo -. Sono sempre stato a mio agio con la Honda e con tutto il team, stiamo vivendo uno dei migliori momenti della storia, il feeling è buono e quando tutto va bene, bisogna continuare allo stesso modo”. Eppure c’è qualcosa che il Re del Motomondiale non accetta: “l’altro giorno abbiamo giocato a tennistavolo, tutti i meccanici mi hanno battuto, devo migliorare perchè ero arrabiatissimo”. Un po’ come tutti i suoi colleghi piloti costretti a celebrare ogni anno, o quasi, i suoi titoli iridati.
Con Marquez la rivalità c’è, c’è sempre stata e continuerà a esserci, ma Valentino Rossi non ha problemi a riconoscere la classe dello spagnolo sette volte campione del mondo. “Il suo punto di forza è che è sempre forte – spiega Valentino -. In alcune condizioni e su tracciati differenti certi piloti possono essere forti come lui, ma non riescono a tenere tutti lo stesso livello in tutte le piste e in ogni condizione. E’ difficile dire quale sia il suo limite”. La Honda non vuole rischiare di perdere il campione del mondo, ma qui Rossi non se la sente di dire la sua. “La decisione sul futuro è qualcosa di personale, quando si cambia moto è perchè ci si sente di farlo, ma se sta bene dov’è può fare tutta la carriera con la Honda. E’ una condizione personale legata al feeling con il team e alle motivazioni”. Dal rivale alla prossima gara. “Phillip Island è uno dei migliori circuiti del Mondiale e credo sia così un po’ per tutti”. Valentino Rossi ama il circuito australiano, anche perchè sa bene che la sua Yamaha riesce a esprimere al meglio il proprio potenziale su una pista che esalta anche le prestazioni dei piloti. “Saranno molto importanti le condizioni meteo – sottolinea il “Dottore” in conferenza stampa -, potrebbero essere un po’ difficili, ma speriamo bene. L’anno scorso siamo andati abbastanza forte, entrambe le Yamaha sono finite sul podio, quindi per noi la pista sulla carta è buona, ma ogni anno le cose cambiano e già da domani bisognerà lavorare duro perchè qui è importante avere un buon assetto. E’ un circuito veramente unico, ci sono altre piste in cui puoi essere veloce, ma qui ci sono curve molto lunghe e cambi di direzione ad alta velocità, è una pista molto impegnativa a livello fisico, bisogna gestire bene anche la temperature delle gomme”.
C’è spazio anche per le curiosità che arrivano dai social, Valentino Rossi parla anche di suo padre Graziano: “Ha finito gli studi per fare l’insegnante, ma non lo ha mai fatto, io però da lui ho imparato tantissimo, ha un carattere molto particolare, si vuole sempre divertire dando il massimo, in modo serio, ma non troppo”. C’è chi chiede al “Dottore” la sua battaglia più bella in pista. “Ne ho vissute tante e le ricordo tutte positivamente, ma forse quella di Barcellona con Lorenzo nel 2009 è stata la più bella. Già dal venerdì mattina abbiamo lottato e poi in gara abbiamo lottato fino al traguardo, è stata una grande battaglia. In che posizione chiuderò domenica? Secondo”.
(ITALPRESS).

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