MANCINI “GARA TOSTA, MA IN FINLANDIA PER VINCERE”

Db Bologna 07/09/2018 - Uefa Nations League / Italia-Polonia / foto Daniele Buffa/Image Sportnella foto: Roberto Mancini

Da Yerevan a Tampere. Poco tempo per allenarsi, stanchezza da smaltire e dubbi di formazioni da sciogliere e che nascono proprio in considerazione delle condizioni fisiche del gruppo. Roberto Mancini ha grande rispetto per la Finlandia che la sua Italia affronterà domani, sa che i suoi ragazzi non si presenteranno all’appuntamento nelle migliori condizioni fisiche possibili, ma tutto questo non sposta nulla riguardo all’obiettivo: “Siamo qui per vincere”, sottolinea convinto il commissario tecnico di una Nazionale che finora, in queste qualificazioni, ha sempre vinto stabilendo il record, nella storia azzurra, dei 5 successi consecutivi nella corsa agli Europei. Vuole il sesto il Mancio, anche per staccare la più diretta inseguitrice, quella Finlandia che ha perso una sola gara: la prima in casa degli azzurri sotto i colpi di Barella e Kean. Da allora la squadra del Ct Kanerva non ha più subito gol e grazie alle reti del bomber Teemu Pukki (4 reti) ha battuto Bosnia, Liechtenstein e Grecia. “Hanno una condizione fisica migliore della nostra – ha spiegato in conferenza stampa Mancini -, qui non hanno mai subito gol, è una squadra quadrata e compatta. Sarà una gara molto difficile, una partita tosta, ma siamo venuti qui per vincere”.
“Questa gara per ora è sicuramente la più difficile, arriva in un momento delicato per la Nazionale perché siamo all’inizio della stagione. La Finlandia sta facendo benissimo nel gruppo, sta meritando il secondo posto e ha la possibilità di qualificarsi”, dice Mancini che domani dovrà rinunciare allo squalificato Verratti. Al suo posto spazio a Stefano Sensi e nell’11 iniziale ci sarà spazio anche per Lorenzo Pellegrini, autore del gol del 2-1 in Armenia. “Ha possibilità di giocare – conferma il Ct riferendosi al romanista – più in mezzo al campo che in avanti. Abbiamo ancora due allenamenti, qualche giocatore stanco c’è e dobbiamo fare delle valutazioni. Sicuramente farò dei cambi. Vediamo come stanno Belotti, Chiesa e Bernardeschi. Siamo all’inizio della stagione, giocare due partite e affrontare due viaggi così è abbastanza pesante”. Dopo aver faticato a trovare la via del gol all’inizio (8 reti nelle prime 9 partite), la Nazionale di Mancini in queste qualificazioni ha già centrato per 16 volte la porta: “Era solo una questione di tempo, prima non riuscivamo a segnare ma avevamo le occasioni”.
In Armenia tra i migliori l’esterno del Chelsea, Emerson Palmieri (“è migliorato molto, ma era un buon giocatore già quando era a Roma”), bene anche la fase difensiva, anche se sul primo gol Romagnoli e Bonucci potevano fare meglio. “Abbiamo concesso poco, giusto un paio di contropiede. Quando si gioca dopo tanti mesi ci possono essere degli errori di posizione”. A proposito di Bonucci, Mancini torna sull’espulsione di Karapetyan dopo un contrasto con il capitano azzurro (eccessivo il secondo giallo per il centravanti armeno). “Non ho rivisto le immagini e non so se è stato colpito, ma l’arbitro era lì. Deve fare attenzione perchè è il capitano, io comunque speravo che l’attaccante non venisse espulso per continuare a giocare 11 contro 11, in 10 invece si sono chiusi in difesa”. Il sesto successo per miglorare un primato, ma anche per ipotecare il discorso qualificazione. “Vincere ci darebbe la possibilità di provare qualche ragazzo di qualità, che potrebbe tornarci utile in futuro. Poi dovremmo vincere ugualmente per il ranking e per il sorteggio del Mondiale”.
Al fianco di Mancini, il centrocampista del Chelsea, Jorginho, regista di una Nazionale che punta sul palleggio e sulla tecnica dei suoi centrocampisti. “Ho la caratteristiche giuste per fare quello che mi chiede il Ct, mi sta dando fiducia e sto dimostrando sul campo di meritarla. A prescindere di chi giocherà domani, andremo in campo per vincere. La Finlandia non è una sorpresa: ha giocatori di qualità, sono davvero un bel gruppo”, ha dichiarato l’ex Napoli, entusiasta della sua avventura in Premier League. “È il campionato che ti dà di più, l’anno che ho vissuto è stato fondamentale per la mia crescita anche a livello difensivo”. E in Premier gioca proprio Pukki, l’uomo più rappresentativo della Finlandia e che ha segnato cinque reti nelle prime quattro giornate di campionato con il Norwich. “È l’elemento più importante per loro, un attaccante completo. Ha tempi di inserimento, senso della posizione, corre, pressa, non si ferma mai. Sa proteggere palla, mette in porta i compagni, è veramente pericoloso. Si è visto nelle ultime partite, non è un caso sia tra i capocannonieri della Premier”. In 18 presenze in Nazionale, Jorginho ha segnato un solo gol, il rigore trasformato nel match di Nations League con la Polonia. “Un gol domani? Magari, ma sarei più felice di uscire da qui con i tre punti”.
(ITALPRESS).

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