GENOA KO AI RIGORI, ENTELLA AGLI OTTAVI DI COPPA ITALIA

Finisce con i tifosi del Genoa che applaudono la Virtus Entella, capace di superare i rossoblù al termine di una partita incredibile, chiusa solo con la lotteria dei calci di rigore (sono stati necessari quelli a oltranza) dopo che i chiavaresi erano passati in vantaggio per due volte, il Genoa li aveva raggiunti e poi momentaneamente superati solo grazie a tre calci di rigore. Ma la zampata di Adorjan all’ultimo fiato e poi i rigori calciati magistralmente dagli uomini di Boscaglia, hanno regalato all’Entella, squadra che milita in Serie C, la più insperata delle qualificazioni in Coppa Italia. I chiavaresi affronteranno la Roma negli ottavi di finale. Per il Genoa è notte sempre più buia, domenica arriva la Spal in uno scontro salvezza di vitale importanza, ma sulla panchina rossoblù non dovrebbe esserci Juric (verso l’esonero), ma Cesare Prandelli.
Avvio deciso per la formazione rossoblù, che sfiora il gol in due occasioni: al 6’ una punizione di Medeiros viene bloccata da Paroni senza particolari problemi, mentre al 10’ l’estremo difensore biancoceleste si supera in uscita neutralizzando una conclusione da distanza ravvicinata di Lapadula.
Sembra mettersi bene, ma al 20’ è invece l’Entella a passare in vantaggio: azione sulla fascia destra, Petrovic affonda e imbecca al limite dell’area Icardi, che indovina uno splendido tiro cross. La palla termina alle spalle di Marchetti proprio mentre il presidente dei chiavaresi, Antonio Gozzi, sta entrando allo stadio. Il Genoa prova a replicare al 24’ con Piatek dal limite dell’area, ma la sua bordata è ancora respinta dall’attento Paroni. La pressione del Genoa aumenta e, due minuti dopo, lo stesso Piatek è trattenuto in area da Ardizzone. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto del rigore, ammonendo il centrocampista biancoceleste. Dagli undici metri parte lo stesso polacco che spiazza Paroni: parità. La rete dà fiducia alla formazione di casa, che sfiora il vantaggio con Romulo, ma ancora una volta Paroni respinge in tuffo.
Ripresa con ancora il Genoa a trazione anteriore e l’Entella chiusa in difesa. Al 12’, su traversone dalla sinistra di Lapadula, Piatek sale in cielo e spizza di testa, palla poco sopra alla traversa. Juric si gioca la carta Pandev al posto di uno spento Medeiros. E’ proprio il macedone a servire un assist al bacio per Lapadula, ancora contratto da Paroni e, un minuto dopo, il rasoterra dello stesso Pandev esce di un nulla.
Boscaglia replica ai cambi del Genoa schierando i titolari: spazio a Nizzetto e Mota al posto di Petrovic e Martinho. Al 38’ succede quello che non ti aspetti: su invito di Mota da sinistra, ancora Icardi mette alle spalle di Marchetti da distanza ravvicinata. La panchina dell’Entella esplode, ma la gioia dura solo pochi secondi. Sul ribaltamento di fronte, Mota stende Biraschi in area, l’arbitro indica nuovamente il dischetto. Ancora Piatek, ancora Paroni spiazzato: 2-2.
Si va ai supplementari. Al 2’ è la traversa a salvare l’Entella su conclusione ravvicinata di Piatek. La squadra ospite è viva e all’11’ Paolucci impegna Marchetti a una difficoltosa deviazione in corner. Nel secondo tempo Pandev viene steso in area, è ancora rigore: dal dischetto questa volta parte Lapadula. Conclusione centrale sotto la traversa e Genoa in vantaggio. L’Entella non ci sta e al 10’ Mota impegna Marchetti, nulla di fatto. Il palo centrato da Piatek sembra l’ultimo atto e invece questa partita non finisce mai. All’ultimo assalto Adorjan mette alle spalle di Marchetti e regala ai biancocelesti la lotteria dei calci di rigore, dove Lapadula commette l’errore decisivo condannando il Grifone. A fine partita le indiscrezioni sull’esonero di Juric, al suo posto Preziosi (sarebbe già il terzo cambio stagionale in panchina) ha chiamato Prandelli.

Agli ottavi di finale accede anche il Torino con un successo per 2-0 sul Südtirol, grazie alle reti di Soriano ed Edera. Sarà la Fiorentina la prossima avversaria degli uomini di Mazzarri qualificati al termine dei novanta minuti del quarto turno soffrendo più del previsto contro la compagine del girone B di Serie C. Ma nonostante le due categorie di differenza in campo, il Torino stenta a rendersi pericoloso in avvio e il vantaggio arriva al 24’ con una occasione casuale: Soriano fa sua una palla vagante al limite dell’area e scaglia un destro che, con la complicità della deviazione di Casale, spiazza Offredi. Nonostante il vantaggio granata, la partita fatica a decollare e prima del duplice fischio sono due le azioni degne di nota, una a testa: la prima, al 31’, sui piedi di Edera bravo ad accentrarsi dalla destra e a scagliare da posizione favorevole un destro che trova l’opposizione di Offredi. Poi, al 39’, è il turno di Fink bravo a penetrare tra le linee e a lasciar partire una conclusione che termina alta.
Nella ripresa il match offre subito due spunti incoraggianti: è Berenguer il primo a rendersi pericoloso con una progressione sulla fascia conclusa con un tiro cross che impegna l’estremo difensore avversario. Al 49’ un brivido granata: sugli sviluppi di un cross dalla destra, Procopio da posizione pericolosa col piattone cerca l’incrocio dei pali ma il suo tiro è fuori misura. L’occasione non accelera la ricerca granata del raddoppio, anzi il Torino sembra quasi preferire l’amministrazione del risultato piuttosto che il 2-0. Al 65’ i ritmi si alzano, le due squadre si allungano ma, complice la stanchezza, molti errori individuali vanificano le numerose ripartenze in questa fase del gioco. E al 73’ il Torino rischia di pagare caro la sua leggerezza: Turchetta viene pescato in area e crossa per il tap in vincente di Mazzocchi ma l’arbitro annulla per un fuorigioco molto dubbio nonostante le proteste del Südtirol. L’episodio scuote il Torino che all’81’ trova il raddoppio: sugli sviluppi di un contropiede, Berenguer serve Edera bravo a saltare Offredi e ad appoggiare in rete.
Nel finale, all’86’, c’è spazio per una occasione pericolosa degli ospiti: Turchetta disegna un cross tagliato in area che attraversa tutta l’area con Costantino che non arriva sul pallone in spaccata da pochi passi. Il Torino gestisce il doppio vantaggo senza disdegnare il tris: al 92’ serve il miglior Offredi per deviare la conclusione di Lukic da fuori area. Si tratta dell’ultima chance di una partita che ha offerto poche emozioni e che consente ai granata di conquistare il pass per gli ottavi.

(ITALPRESS).

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