GALLINARI “LEBRON AI LAKERS COME CR7 ALLA JUVE”

“Con l’arrivo di LeBron James ai Lakers, per noi diventa ovviamente tutto piu’ difficile, anche se siamo una squadra forte”. Lo ha detto la stella dei Los Angeles Clippers Danilo Gallinari, a margine della presentazione della ristrutturazione a sue spese di un campo playground di basket a Milano, a proposito dell’arrivo dell’ex giocatore di Cleveland in California. “E’ una sfida in piu’ – ha aggiunto l’azzurro, che pero’ non ha voluto toccare il tasto Nazionale e la polemica con il ct Sacchetti -. Speriamo di chiudere la regular season con un record positivo nei derby di Los Angeles”. A chi gli chiedeva se si sentisse come un giocatore del Torino dopo l’arrivo di CR7 alla Juventus, il Gallo ha risposto ridendo: “esatto”, ammettendo che non sia sbagliato paragonare l’arrivo di Lebron ai Lakers a quello di Cristiano Ronaldo alla Juventus. “L’arrivo di CR7 e’ una cosa super per il calcio italiano. Il giocatore piu’ forte al mondo, uno dei piu’ forti di tutti i tempi che arriva in Italia.
Complimenti alla societa’ perche’ non credo sia stato facile portarlo a Torino. E’ un arrivo importante anche per tutto il mercato italiano”. Parlando ancora dei suoi Clippers, Gallinari ha spiegato che: “De Andre’ Jordan manchera’ tanto, tutti sanno cosa ha portato e fatto negli ultimi dieci anni, pero’ abbiamo un ottimo lungo come Marcin Gortat che e’ un veterano della Nba, un giocatore affermato. Avremo una squadra forte, devono sistemare ancora un paio di contratti per chiudere il roster, ma sono molto soddisfatto. Resta Teodosic e sono molto felice di poter passare un altro anno con lui. Un playmaker come lui rende le cose piu’ semplici a tutta la squadra”.
Infine, a proposito della diaspora di tutti i piu’ grandi campioni della Nba da Est a Ovest, il giocatore italiano ha detto: “E’ difficile capire a livello di logica e regole come mai in questi
anni ci sia stato questo spostamento verso Ovest. Da quando sono arrivato io e’ sempre stato cosi’, con la Western piu’ competitiva e piu’ forte. Non so perche’ siamo arrivati a questo punto, probabilmente i giocatori hanno capito che a Los Angeles si vive meglio che a Cleveland”.
(ITALPRESS).

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