FLAMINI-MINISINI ARGENTO MONDIALE NEL DUO MISTO

Manila Flamini e Giorgio Minisini hanno vinto la medaglia d’argento nel Duo ai Mondiali di sincro in Corea del Sud. I due laziali, con 91.8333, si sono arresi solo ai russi Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltesev, oro con 92.9667. Bronzo per i giapponesi Atsushi Abe e Yumi Adachi (90.4). Troppo forte il duo russo composto da Mayya Gurbanberdieva e Aleksandr Maltesev per ambire al successo mondiale nella routine libera del misto, non per estasiare il pubblico, ridurre il gap e rilanciare la sfida. Il futuro è del 23enne Giorgio Minisini, ma con un’altra compagna. Non più la 31enne Manila Flamini, all’ultima gara dopo 16 anni di azzurro, 14 di nazionale A, con quattro medaglie iridate, tra cui lo storico successo nel 2017 nel duo misto tecnico, 13 europee e il quinto posto olimpico a Rio de Janeiro nel 2016 con la squadra. Flamini e Minisini (entrambi romani, lui di Ladispoli con famiglia sincronizzata, lei del Tiburtino nata a Velletri perché la zia era capo ostetrica dell’ospedale) ripropongono il tema “Angeli e Demoni” con la coreografia di Anastasia Ermakova e Stephan Miermont e la colonna sonora “The Duel Drum & Piano” di Balazs Havasi, sublime pianista ungherese, definito il più veloce del mondo. La routine degli azzurri (entrambi tesserati Fiamme Oro e Aurelia Nuoto) è veloce, ricca di apnea, connessioni e difficoltà che la giuria valuta con maggiore capacità interpetativa dopo il preliminare a tratti destabilizzante per l’inclusione di elementi nuovi. Il risultato è 91.8333, 0.2333 in più di quanto ricevuto nel turneo precedente, con un incremento di esecuzione e difficoltà (+0.4 e +0.1 e un decremento di 0.2667 dell’impressione artistica su cui lavorare). A 1.1334 punti distano i campione della specialità da  sempre (due mondiali e due europei), Gurbanberdieva e Maltesev che si esibiscono sulle note di Sing sing sing di Benny Goodman & His Orchestra (brano del 1936, scritto da Louis Prima, uno dei brani jazz più rappresentativi del genere big band e swing) per un totale di 92.9667 (27.9 per l’esecuzione, 37.0667 per l’impressione artistica e 28 per la difficoltà), comunque 0.1333 meno dei preliminari e del tutto persi nell’impressione artistica. Finisce per la prima volta fuori dal podio il 40enne statunitense Bill May, pioniere della disciplina ed artefice dell’apertura al misto da parte della federazione mondiale al termine di una lunga battaglia iniziata all’indomani del no ricevuto quando avrebbe potuto partecipare alle Olimpiadi di Atene 2004. Showman, ormai  impegnato col Cirque du Soleil, la coppia formata con Natalia Vega Figueroa è superata dal duo giapponese composto da Yumi Adachi e Atsushi Abe, prossimo all’abbandono dopo il pessimo risultato a fronte delle aspettative ottenuto ai mondiali di Kazan, nel 2015, e capace di raggiungere il podio iridato con lavoro, passione e la complicità del duo azzurro, con cui ha condiviso allenamenti e molte gare internazionali.

 

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