BUTINI “AL VIA MONDIALE DIFFICILE PER ITALNUOTO”

Azzurri pronti per la 14esima edizione dei mondiali di nuoto in vasca corta, in programma dall’11 al 16 dicembre al Tennis Center dell’Expo Olimpica ed internazionale di Hangzhou. L’Italia schiererà trentadue atleti per tentare la scalata al record di medaglie del 2006 proprio in Cina, a Shanghai, quando ne arrivarano 12. Di quella spedizione l’unica superstite è Federica Pellegrini che allora conquistò l’argento proprio nel 200 stile libero. La campionessa in carica (Windsor 2016) scenderà in vasca proprio nella giornata di apertura per tentare la nuova scalata a quella che sarebbe il suo cinquantesimo metallo internazionale di una carriera sconfinata anche se non nuota un 200 internazionale dall’oro di Budapest 2017. Nei 400 sl Gabriele Detti tenterà l’ingresso in una finale iridata che non l’ha mai visto protagonista nelle tre precedenti edizioni, poi tanta Italia nella prima giornata con le rivelazioni medagliate di Glasgow tra cui Federico Burdisso nei 200 farfalla, Margherità Panziera e Carlotta Zofkova nei 100 dorso, Fabio Scozzoli e il rientrante Nicolò Martinenghi nei 100 rana e Ilaria Cusinato nei 400 misti. Il dt azzurro Cesare Butini ha intanto comunicato gli scratch dopo la riunione tecnica: Ilaria Cusinato rinuncerà ai 200 farfalla e Fabio Scozzoli nei 100 misti. “A quattro mesi dall’Europeo di Glasgow torniamo in una competizione internazionale che però poco si addice alle nostre caratteristiche di nazionale – dichiara il 61enne tecnico romano – Questo è un mondiale di vasca corta che è posizionato in un momento della stagione di passaggio verso quello estivo in Corea, e poi i specialisti di questa vasca sono pochi, tra tutti Scozzoli ed Orsi. Il resto degli atleti si esprime meglio nella vasca da 50 metri. Sarà un campionato difficile perchè è stato interpretato un po’ da tutti come prima prova in vista di Tokio 2020. Abbiamo delle nazioni molto ben organizzate rispetto a due anni fa a Windsor. Ragionando sulle iscrizioni e le classifiche l’obiettivo sarà raggiungere il massimo delle medaglie ma anche centrare più finali possibili. Dai ranking si denota come le squadre europee faranno fatica a inserire quattro finalisti, e questo vuol dire che arrivare tra questi quattro rappresenterà uno standard di altissimo livello. Dall’esperienza di Glasgow trarremo spunti sia dalla crescita dei giovani che dal consolidamento dei più grandi, e da questa forza dobbiamo guardare avanti e aspettarci anche conferme importanti”. “Certo non vi aspettate la Quadarella di quattro mesi fa – avverte Butini – La vasca lunga non le se addice e qui farà comunque gli 800 sl che non sono la sua specialità e che a livello mondiale prevede molte più avversarie. Ma si tratta di fare ‘palestra’ in chiave futuribile, come per le staffette 4×100 sl maschile e le due staffette miste sia maschile che femminile. Qui ci siamo arricchiti di una 4×200 sl maschile che qui si avrà la presenza e il ritorno di Detti che con Martinenghi rappresenta la novità rispetto all’ultimo europeo. La squadra è in buona salute, abbiamo delle singolarità che si stanno evolvendo in senso positivo, le squadre da battere saranno soprattutto la Cina, la Russia anche se manca l’Efimova, gli Stati Uniti anche senza la Ledecky e l’Australia che arriva qui al top essendo li estate. Il livello sarà molto alto e cercheremo comunque ben figurare come sempre”.
(ITALPRESS).

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