BIS DI KING, SIMON YATES NUOVA MAGLIA ROSSA

Era la tappa più attesa del primo round della 73esima Vuelta a Espana, 200 chilometri tra Talavera de la Reina a La Covatilla, una sorta di Ventoux che doveva chiamare in causa i reali contendenti alla maglia rossa. Il Puerto del Pico di prima categoria, l’Alto de Gedeos di terza e il Puerto de Pena Negra di seconda, poi discesa, saliscendi e rampa conclusiva di 9.800 metri con pendenza media al 7,1% e tratti anche all’11 e al 12%. E una rivoluzione, in effetti, c’è stata, anche se non sconvolgente: l’americano Benjamin King (Dimension Data) si conferma il più forte in salita, il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott), a lungo in rosa al Giro2018 con tre tappe all’attivo, strappa al francese Molard la maglia rossa di leader della classifica generale. La fuga buona va in porto al pronti e via: a guadagnare subito terreno sono Dylan Teuns (Bmc), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Ben King (Dimension Data), Reto Hollenstein (Katusha-Alpecin), Thomas Leezer (LottoNL-Jumbo), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Jesus Ezquerra (Burgos-BH), Lluis Mas (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate, Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Aritz Bagues (Euskadi-Murias). Un interessante drappello di attaccanti che arriva ad accumulare oltre 10′ di vantaggio e che il gruppo colpevolmente snobba, salvo animarsi nel finale con l’Astana, al lavoro per Miguel Angel Lopez. Nel frattempo, a circa 12 chilometri dalla conclusione, in testa resta solo King, l’americano che si era tolto la soddisfazione di conquistare la quarta tappa con approdo a Sierra de la Alfaguara. Al suo spunto resiste il solo Bauke Mollema: l’olandese della Trek-Segafredo sembra sempre sul punto di agganciarlo senza però riuscire nel suo intento. “Già vincere una tappa alla Vuelta era un sogno diventato realtà, oggi ho dimostrato che non è stato casuale ma che ho delle qualità e dei mezzi per essere protagonisti. Credo di non aver mai sofferto così tanto”, il commento di un soddisfatto ed esausto King. Dietro, la bagarre non si anima più per la paura di perdere terreno che per la voglia di dare spettacolo. E così, se è palese che Molard non riuscirà a mantenere il primato, ecco che si rivede davanti Nairo Quintana: il colombiano della Movistar però mette in difficoltà anche il suo compagno di squadra, il murciano Alejandro Valverde, che non riesce a infilare la casacca di leader. Che invece va a Simon Yates, nono a 2’49” dal vincitore, talento puro che ora punta deciso al trionfo a Madrid. Regge l’urto Fabio Aru (Uae Emirates), continua il suo lavoro di rifinitura Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che ha in testa solo il Mondiale di Innsbruck.  Domani primo giorno di riposo, la corsa iberica del World Tour riprendera’ martedi’ con la decima frazione, la Salamanca-Fermoselle di 177 chilometri, che in teoria dovrebbe chiamare a raccolta le ruote veloci del plotone.
(ITALPRESS).

 

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