ARRIVA IL GP DI FRANCIA, FERRARI FIDUCIOSA

In Francia con ottimismo. La Formula Uno torna in pista nel weekend con la 60esima edizione del Gp transalpino, ospitata anche quest’anno dal circuito Paul Ricard a Le Castellet. Un appuntamento che in 17 occasioni ha sorriso alla Ferrari, pronta a confermare i progressi visti in Canada. “Dallo scorso anno il Gran Premio di Francia è tornato sulla pista del Paul Ricard e credo che in questa stagione saremo avvantaggiati rispetto al 2018 perché avremo molti più dati dai quali cominciare per lavorare in questo weekend – l’analisi di Sebastian Vettel – La pista ha lunghi rettilinei e curve di diverse velocità, molte delle quali sono state riasfaltate lo scorso anno. Avremo gomme di una mescola più dura rispetto a Montreal e quindi la gara sarà presumibilmente ancora una volta basata su un’unica sosta. Le condizioni meteo possono essere imprevedibili con temperature altissime ma anche molto vento. Lo scorso anno la mia gara venne compromessa da un incidente capitato al primo giro (contatto con Bottas, ndr), ma credo che la nostra vettura abbia il potenziale per ottenere un buon risultato al Paul Ricard”.

“Quella francese è una pista piuttosto nuova per me, nonostante si trovi molto vicina a dove vivo – dice invece Charle Leclerc – Di sicuro ho degli splendidi ricordi della mia prima volta al Paul Ricard lo scorso anno perché per la prima volta sono riuscito ad accedere al Q3 nella mia carriera in Formula 1. Credo che non dimenticherò mai quel sabato. Venendo al circuito, devo dire che ha una conformazione piuttosto anonima, con vie di fuga infinite. Questo fa sì che sia facile cercare il limite nelle prove libere perché è piuttosto improbabile finire contro le barriere. Sono contento di tornare a Le Castellet, e sono convinto di poter fare bene”. Mattia Binotto, team principal del Cavallino, assicura che “dopo il Canada sicuramente abbiamo voglia di tornare in pista e di confrontarci nuovamente coi nostri avversari. In Francia avremo qualche piccola evoluzione, elementi che rappresentano per noi un passo utile a definire la direzione da percorrere nello sviluppo della monoposto. Ciò che porteremo non sarà la soluzione ai nostri problemi, ma il riscontro tecnico di queste evoluzioni sarà importante per i passi successivi. Quella del Paul Ricard è stata già l’anno scorso una pista complicata per noi, sappiamo che come tipologia non è particolarmente favorevole al nostro pacchetto, ma nulla è mai scontato e quindi saremo pronti a fare del nostro meglio”.

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