SANREMO, SILVESTRI “CON ‘ARGENTO VIVO’ RACCONTO ADOLESCENTI”

Il rapporto tra genitori e figli è al centro di “Argento vivo”, il brano che sta presentando Daniele Silvestri al Festival di Sanremo. «Rispetto ad altre epoche storiche la distanza tra genitori e figli è invisibile, con meno autorità».
Domani sera il duetto sarà con Manuel Agnelli: «A lui l’ho chiesto da subito, sei o sette mesi fa. Sapevo che avrei recitato, non parlato. La parte centrale della canzone è piuttosto ristretta, domani avrà lo spazio giusto, che poi si vedrà anche nel disco. Il suo contributo è prima di tutto di scrittura. Manuel è a sua volta genitore di una figlia quindicenne. Quando ha scritto le parole della canzone prima ha parlato a lungo a sua figlia. Nell’ultimo disco degli Afterhours c’è un piccolo gioiello che si chiama “Grande”, Manuel urla parole estremamente poetiche».«Il lavoro del genitore deve essere fatto di impegno.  La prima capacità di un genitore – aggiunge – è saper ascoltare. Nella prima parte del testo affrontiamo delle patologie, Argento vivo inteso come patologia. Ascoltare è la prima cosa, anche in alternativa “avete preso un bambino che non stava mai fermo, l’avete messo da solo davanti a uno schermo”. L’ho fatto anch’io. L’altra è la vita reale, è così facile rimanere nella parte virtuale, parlo non solo dei social, ma anche dei videogiochi. Può essere davvero una dipendenza senza sbocchi. Noi genitori dovremmo fare sì che la vita reale irrompa il più possibile, un modo di relazionarci con gli altri indispensabile, che sia l’amore, una curiosità, anche politica. Bisogna rimodulare il nostro modo di considerarci famiglia, di riconsiderare la società come collettività».
«Non sono io che parlo nella canzone – precisa Silvestri – ma un sedicenne che vede il modo peggiore di affrontare le cose. Ci sono cose sbagliate nella scuola, come ci sono anche grande persone che affrontano i problemi dell’adolescenza a volte anche più dei genitori».
Il 3 maggio uscirà il nuovo disco di inediti di Daniele Silvestri, si chiamerà “Scusate se non piango”. «Credo che sarà un disco bello pieno, di cui sono orgoglioso».
Il 25 e 26 ottobre inizierà il tour con una doppia data a Roma: «Per la prima volta sarà nei palazzetti, è una cosa che avevo voglia di fare. Non sono i posti dove si ascolta meglio la musica, è bello cimentarsi con imprese nuove e diverse, usare armi diverse che finora non ho quasi assaggiato e saputo usare».

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