RESTAURATO IL PORTONE DEL TEATRO MASSIMO

E’ stato completato il restauro integrale del portone del foyer del teatro Massimo di Palermo. I lavori, iniziati lo scorso 17 giugno scorso si sono conclusi il 9 settembre. Gli interventi, finanziati da Ancos-Confartigianato, grazie al 2 per mille, più il contributo di alcuni sponsor privati, sono stati curati dalle maestranze della confederazione degli artigiani. “Questa è un’iniziativa importante per tutta la comunità di Palermo – ha spiegato il presidente Confartigianato Palermo, Giuseppe Pezzati, a margine della presentazione del restauro -. Per noi è un segno di orgoglio perchè è un’apertura del portone di ingresso, simbolo di accoglienza”.
Un primo passo per proseguire il rapporto di collaborazione tra Ancos e il capoluogo siciliano: “Abbiamo intenzione di tornare a Palermo e fare un secondo restauro – ha sottolineato il segretario nazionale Ancos-Confartigianato Fabio Menicacci -. Sono particolarmente orgoglioso perchè vengo dall’inaugurazione, a Enna, della pala dell’altare che abbiamo restaurato e credo che anche di fronte a questa meraviglia del portone del Massimo c’è solo da dire una cosa: abbiamo azzeccato la strada che abbiamo intrapreso; e l’abbiamo azzeccata per un semplice motivo perchè restaurare anche questo pezzo di storia della citta’ di Palermo è restaurare la mente e la memoria storica della citta’”.
“Non è solo un pezzo di legno riportato in maniera fantastica a una modernita’ – ha proseguito Menicacci – ma è riportare alla luce le speranze delle maestranze che sono passate sotto a questo portone, le ballerine, i cantanti; la storia di una citta’ che trovera’ nuovamente un ingresso bello a un tempio che è quello della cultura come il teatro di Palermo”. “Apriamo questo portone restaurato sicuri che sia l’inizio del nuovo sviluppo dell’accoglienza di Palermo – ha aggiunto il vice presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Filippo Ribisi -. Quando abbiamo pensato di finanziare un’opera d’arte a Palermo non c’era migliore opera d’arte del teatro Massimo ed il portone che per noi ha un doppio significato perchè la porta è il simbolo dei percorsi accoglienti che noi vogliamo e che stiamo realizzando con i nostri artigiani a Palermo quindi oggi è una data importante perchè apriamo questo portone restaurato sicuri che sia l’inizio del nuovo sviluppo dell’accoglienza di Palermo”.
Un tocco di modernita’ per guardare con speranza al futuro, il portone del teatro Massimo è pronto ad accogliere tutti: “Grazie a Confartigianato per questa iniziativa, grazie per averlo fatto con professionalita’ e con amore – ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -. Il teatro Massimo non è più un bene pubblico, adesso è diventato un bene comune dove è difficile capire quanto sia pubblico e quanto sia privato perchè è talmente entrato nella vita dei palermitani che lo sentono come bene comune. Io credo che il futuro di questa citta’ sia nel far crescere il numero dei beni comuni perchè fintanto che un bene appartiene a qualcuno c’è il rischio che tutti gli altri pensano che sia di nessuno; questo teatro invece non è di nessuno ma è di tutti anche di coloro che non sono proprietari cioè di tutti cittadini quindi grazie per aver consentito di trasformare questo bene pubblico in un bene comune”.
Il portone di accesso al foyer, di una grandezza di 4,95 per 10,62 metri, è stato ripristinato in ogni dettaglio. Ciascuna anta è costituita strutturalmente da una robusta intelaiatura in legno massiccio di 12 cm di spessore formante cinque riquadri dove trovano posto cinque pannelli scolpiti di colore verde. Presenti al taglio del nastro, e alla consegna ufficiale di una robusta chiave in ferro, simbolo di apertura della citta’ all’accoglienza, anche le ditte che hanno realizzato i lavori. Da chi si è occupato di realizzare i teloni di copertura del cantiere a chi ha fornito le vernici. All’inaugurazione sono stati presenti gli artigiani delle aziende Terruso Impianti, Crocilla e Giglia, Ebanisteria Sparacio, Laria costruzioni e Visiva. In prima fila anche gli sponsor.  Il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone, ha ricordato che “il restauro del portone storico del Teatro Massimo è stato reso possibile ancora una volta dal contributo generoso di Confartigianato e dei nostri artigiani. Il Teatro Massimo recupera cosi’ alla piena fruizione di spettatori e visitatori un altro dei pezzi del suo patrimonio, in una attivita’ di manutenzione necessaria per il tempo passato negli oltre 120 anni dall’inaugurazione e che ne mantiene intatto il fascino. Siamo particolarmente contenti per questo costante rapporto sviluppatosi negli anni con il mondo dell’artigianato che garantisce la sopravvivenza del nostro patrimonio artistico e il perseverare di attivita’, conoscenze, pratiche che ancora oggi sono fondamentali anche per i nostri laboratori”.

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