MAFIA, BLITZ FRA PALERMO E NEW YORK

Un duro colpo è stato inflitto dalla Polizia di Palermo al mandamento mafioso di Passo di Rigano. Più di 200 uomini della Squadra Mobile palermitana, del Servizio centrale operativo e dell’Fbi di New York hanno eseguito diciotto provvedimenti restrittivi disposti dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Palermo nei confronti di esponenti del mandamento mafioso di Passo di Rigano.

Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso ed altro.

Le indagini dell’operazione, denominata “New connection”, condotta dalla polizia di Stato, hanno registrato il forte legame instaurato tra Cosa nostra palermitana e la criminalità organizzata statunitense, con particolare riferimento alla potente Gambino Crime Family di New York, nonchè la forte capacità pervasiva, da parte della famiglia mafiosa di Passo di Rigano, sull’economia legale dell’omonimo quartiere di Palermo, secondo una capillare divisione di ruoli e mansioni: dalla fornitura alimentare all’ingrosso alle classiche estorsioni, passando per la gestione dei giochi e delle scommesse on line.

A Passo di Rigano avevano ricostituito la loro roccaforte criminale importanti esponenti della famiglia Inzerillo, una storica cellula mafiosa palermitana, decimata negli anni 80 dalla seconda guerra di mafia. Agli esiti delle indagini, è risultato infatti che questi “scappati”, rientrati in Italia nei primi anni duemila, avessero ricostituito le file della “famiglia”, anche grazie al ritrovato equilibrio con la fazione criminale avversa.

Tra le persone arrestate figurano Francesco e Tommaso Inzerillo, rispettivamente fratello e cugino di Totuccio Inzerillo, boss ucciso dai Corleonesi di Totò Riina nella guerra di mafia degli anni ’80. In manette è finito anche un insospettabile, Salvatore Gambino, sindaco del comune di Torretta, in provincia di Palermo. Il primo cittadino è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Nel corso dell’operazione antimafia, denominata “New connection”, condotta dalla polizia di Stato tra Palermo e New York, gli investigatori hanno proceduto al sequestro preventivo di beni mobili, immobili e quote societarie, riconducibili agli indagati. Un patrimonio il cui valore ammonta a circa tre milioni di euro.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]