VIA LIBERA UE AD AIUTI STATO POST SISMA

La Commissione europea ha stabilito che il regime di aiuto italiano pari a 43,9 milioni di euro destinato a sostenere gli investimenti nelle regioni colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 è in linea con le norme Ue in materia di aiuti di Stato. “L’aiuto contribuirà alla ripresa economica dell’Italia centrale senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico”, spiega la Commissione in una nota.

“La popolazione e l’economia dell’Italia centrale si stanno ancora riprendendo dalle drammatiche conseguenze dei terremoti verificatisi negli ultimi anni. Le autorità italiane intendono sostenere gli sforzi in atto con una misura che contribuisca alla ripresa economica di queste zone. Riteniamo che la misura sia idonea a sostenere le imprese colpite e le persone che vivono in queste regioni”, afferma Margrethe Vestager, commissaria europea per la Concorrenza.

Nel 2016 e nel 2017 nell’Italia centrale si sono verificati quattro forti terremoti che hanno colpito approssimativamente 600 000 persone in un’area di circa 8000 km quadrati. Attualmente la regione risente ancora di un’attività sismica anormale che determina la progressiva desertificazione delle zone colpite. Per la Commissione “è improbabile che il problema possa essere affrontato solo mediante misure di compensazione”.

Il regime di aiuto italiano approvato oggi mira a integrare queste misure, per attenuare i danni economici e sociali subiti nelle zone colpite. Sono interessati 140 comuni in Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.

L’aiuto assume la forma di un credito d’imposta per tutte le imprese che effettuano investimenti iniziali nella zona. Il sostegno alle grandi imprese si limiterà a un aiuto per la costituzione di una nuova impresa, la diversificazione dell’attività di un’impresa o l’acquisizione degli attivi di un’impresa che ha chiuso. Il regime, che ha una dotazione complessiva di 43,9 milioni di euro, coprirà il periodo 2018-2020.

In considerazione della sua durata, dotazione e portata geografica limitata, la Commissione europea ha concluso che “il regime di aiuto contribuirà in misura proporzionata alla promozione dello sviluppo economico e della ripresa nell’Italia centrale”. Sulla base di tali elementi, la Commissione ha concluso che “il regime è in linea con le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato”.

 

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