NASCE “POLI360”, FONDO PER TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

“Per la prima volta, un’università italiana si dota di un fondo venture capital dedicato alle idee che vengono dai propri studenti e ricercatori”. Lo afferma il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, presentando ‘Poli360’, un fondo da 60 milioni di euro, gestito dalla società europea di venture capital 360 Capital Partners, in partnership, con il Politecnico milanese, per sostenere lo sviluppo di progetti e start up innovative ad alto tasso tecnologico, basate su ricerca, creazione di impresa high-tech e trasferimento di proprietà intellettuale ai comparti manifatturiero industriale, dell’automazione, della gestione efficiente dell’energia, delle infrastrutture civili e di telecomunicazioni, dello sviluppo dei materiali avanzati e del design. Oltre all’anchor investor Piattaforma ITAtech, al fondo ‘Poli360’ partecipano diversi gruppi industriali italiani di rilievo, tra cui Brembo e Maire Technimont.
Il Politecnico di Milano conta “oltre 3.000 tra ricercatori e dottorandi che sviluppano ricerca all’interno dell’ateneo – sottolinea -. Tutti loro hanno in comune la passione e l’energia per trasformare la ricerca in innovazione e, parte del mio mandato, ha come scopo quello di liberare queste energie attraverso la motivazione e gli strumenti. Un ampio spettro di idee, la numerosita’ e la professionalita’, grazie al Polihub e alla nostra piattaforma di trasferimento tecnologico, le avevamo, mancavano massa critica e strumenti finanziari: ‘Poli360′ e’ la risposta per superare questo punti di debolezza e soddisfare non solo le esigenze interne ma, anche, le esigenze di innovazione da condividere con tutta la comunita’”, spiega Resta. “Abbiamo formazione, competenze tecniche e scientifiche, volonta’ di distinguerci come nodo di innovazione con una visione futura, come dovrebbe fare un’universita’ moderna”, aggiunge il rettore.
“Invito tutti gli studenti e i ricercatori, con una buona idea, a venire a Milano, dove potranno trovare un ecosistema, un’opportunita’, per far crescere la loro idea – assicura -. Per noi e’ importante l’innovazione, perche’ e’ il modo per liberare le energie positive che abbiano nella ricerca e per dare la possibilita’ di restituire queste ricerche per cambiare la nostra vita, le nostre citta’, le nostre imprese”, ribadisce Resta, a Italpress, a margine della presentazione. “L’innovazione, poi, si traduce in start up, in realta’ imprenditoriali che hanno bisogno della finanza, che non riusciamo ad avere, noi, come Politecnico, quindi abbiamo bisogno di creare un ecosistema. Oggi, abbiamo gia’ a bordo un fondo importante da 40 mln di euro di Cdp, ma vogliamo mettere intorno al tavolo anche il mondo delle grandi imprese e delle corporate che possono dare un valore aggiunto”, sostiene.
In merito alle start up, Resta le considera non un sostituto dell’occupazione nelle PMI gia’ costituite o nelle grandi imprese, ma “un’opportunita’ in piu’. Ognuno di noi ha un suo DNA: a chi vuol fare l’imprenditore, oggi, dobbiamo dare gli strumenti per farlo bene, per farlo crescere, senza dover scappare in giro per il mondo. Il Politecnico vuole creare, intorno a se’, questo ecosistema”, conclude.
(ITALPRESS).

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