GP AUSTRALIA, SI VA VERSO STRATEGIA A UNA SOSTA

Lewis Hamilton domina le qualifiche di Melbourne, dove ha sempre conquistato la pole position dal 2014. Il pilota Mercedes ha usato solo pneumatici soft, con il miglior tempo in 1’20″486s ottenuto nel Q3 che vale anche il nuovo record assoluto del tracciato di Albert Park. Per lui il primo Pirelli Pole Position Award del 2019 ricevuto da Alan Jones, campione del mondo F1 nel 1980. Domani la strategia teoricamente più veloce è a due soste, con i primi due stint su soft da 21 giri ciascuno, più uno finale su medium. È molto probabile però che i team scelgano una strategia a un pit stop, estremamente vicina a quella a due soste in termini di tempo e con meno rischi, visto che Melbourne è un tracciato sul quale non è facile sorpassare. Sulla base dei dati raccolti finora, la strategia migliore a una sosta è soft per 27 giri poi medium, mentre un’alternativa potrebbe essere soft-hard, con un primo stint da 24 giri. “Come sempre, i giri veloci sono arrivati a fine di ciascuna sessione di qualifica, con temperature asfalto in calo e molta azione in pista, a sottolineare il divario ravvicinato in questo primo weekend di gara”, è l’analisi di Mario isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli. “Anche oggi le prestazioni dei pneumatici sono state buone su ciascuna mescola, con Ferrari che ha usato a lungo il potenziale della medium nel Q1. Tutte e tre le possibili strategie in gara sono molto vicine: tutto dipenderà dalla temperatura asfalto e dal livello di degrado dei pneumatici soft. Con temperature più elevate, il degrado su questa mescola dovrebbe crescere e potrebbe portare i team a fermarsi prima per il pit stop, scegliendo una mescola più dura, o a una strategia su più soste”. Pierre Gasly partirà 17^ dopo essere stato eliminato nel Q1 e potrebbe scegliere una strategia alternativa per recuperare posizioni. Inoltre il nuovo regolamento che premia il giro veloce in gara (per chi finisce nella top-10) potrebbe portare alcuni piloti verso una strategia su due soste.
Quella di oggi è stata una qualifica molto combattuta, con solo un secondo di divario tra la prima posizione e la 15^ nel Q1, dove la Ferrari è stata l’unico team a usare pneumatici medium. Dal punto di vista della velocità, già nel Q2 è stato demolito il precedente record del tracciato, poi nuovamente abbassato nel Q3, nonostante le vetture 2019 siano più pesanti.

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