LAND ROVER RINNOVA LA “REGINA” DEFENDER

Mettere le mani sulle automobili che hanno fatto la storia è sempre rischioso. Mini e 500 sono progetti di successo, ma di fatto sono eccezioni, perchè le operazioni nostalgia sono più spesso una delusione. Alla Land Rover hanno quindi preferito aspettare, e aspettare e poi attendere ancora una decade prima di ritoccare il Defender. Sono così passati 71 anni dalla prima versione, perchè ne arrivasse un’altra che oggi è stata presentata al Salone internazionale di Francoforte. Il fuoristrada per eccellenza insieme alla Jeep, è stato rivoluzionato, completamente dentro, sopra e sotto. Ma soprattutto fuori, dove le linee marcate, inconfondibili, lasciano spazio a un design minimalista, che però riprende le prime versioni del 1948. Alla regina Elisabetta, grande appassionata guidatrice del Defender, spetterà il giudizio definitivo.

L’apparenza più elegante, nasconde un cuore da vero fuoristrada, con angoli di attacco, dosso e uscita di 38, 28 e 40 gradi, un’altezza da terra di 291 mm, carico utile massimo fino a 900 kg, carico statico su tetto fino a 300 kg, capacità di traino di 3.500, profondità di guado fino a 900 mm. La versione 110 presentata oggi offre configurazioni a cinque, sei o 5+2 posti con il portellone posteriore che si apre come da tradizione di lato. Sarà seguita, entro la seconda parte del 2020, da una 90 a passo corto e da un paio di modelli commerciali, sempre utilizzando il nuovo pianale D7x su una monoscocca in alluminio, si tratta della più rigida struttura mai prodotta da Land Rover. La nuova Defender ha superato oltre 62.000 test prima di ottenere l’approvazione tecnica, viaggiando per milioni di chilometri negli ambienti più ostili della Terra, con temperature desertiche di +50 gradi e artiche di -40, arrivando infine ad altitudini di oltre 3.000 metri sulle Montagne Rocciose del Colorado.

I motori sono sia diesel che benzina, l’anno prossimo si unirà alla gamma un ibrido Plug-in (PHEV),  che consentirà una marcia silenziosa con la sola propulsione elettrica. La gamma benzina comprende un 4 cilindri P300 ed un potente 6 cilindri P400, che offre l’efficiente tecnologia Mild Hybrid Electric Vehicle (MHEV). In alternativa, sono a disposizione un paio di quattro cilindri diesel – il D200 ed il potente D240 – entrambi con consumi pari a 7,6 l/100 km ed emissioni di CO2 di 199 g/km (equivalente NEDC). Fra le novità, il cambio sul cruscotto, che consente di montare uno strapuntino centrale opzionale, ottenendo così tre sedili affiancati come le prime Land Rover. Altre caratteristiche user-friendly sono il pavimento gommato facile da pulire, un tettuccio pieghevole opzionale in tessuto a tutta lunghezza, regala una sensazione di guida a cielo aperto e consente anche ai passeggeri della seconda fila di sedili della 110 di alzarsi in piedi – a veicolo fermo – per una completa esperienza da safari.

Per gestire la guida off road, sulla nuova Defender debutta il Configurable Terrain Response che consente ai fuoristradisti esperti la regolazione precisa delle impostazioni del veicolo, per il terreno asciutto il dispositivo ClearSight Ground View rende visibile, sul touchscreen centrale, l’area antistante le ruote anteriori, solitamente nascosta dall’ingombro del cofano. I clienti potranno personalizzare il proprio veicolo come mai prima d’ora, con ben quattro Accessory Pack, c’è poi il nuovo Satin Protective Film per rendere la verniciatura ancor più durevole. Il wrapping, sostenibile, privo di solventi e riciclabile, contribuisce a proteggere la carrozzeria, dai graffi di parcheggio come dalle spine dei rovi. Per i prezzi si parte da 51.000 euro.

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