PAESI SUD UE CONCORDI “POLITICA MIGRATORIA COMUNE”

I leader dei paesi “EUMed7” – Cipro, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna – si sono incontrati oggi a Malta per il sesto vertice dei paesi dell’UE del Sud ospitato dal primo ministro maltese Joseph Muscat. Il summit di mezza giornata ha incluso una discussione sulle opportunità per la regione, oltre a questioni di interesse comune; dal cambiamento climatico alla migrazione fino al bilancio dell’UE. Al summit hanno partecipato il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, Nicos Anastasiades, a capo del governo di Cipro, il primo ministro greco Alexis Tsipras, il capo di governo portoghese António Costa e il premier spagnolo Pedro Sánchez.

I leader hanno concordato sulla necessitá di un approccio piú globale sulla questione della migrazione; insistendo sull’individuazione di canali per la migrazione legale, un miglior controllo delle frontiere esterne dell’UE, la necessitá di una nuova riforma e di una sistema di asilo comune europeo per garantire una equa condivisione come una manifestazione di solidarietá tra gli Stati membri, piú sforzi per combattare I trafficanti illegali di migranti, una politica migratoria comune adeguatamente finanziata dall’UE e una richiesta per tutte le navi nel Mediterraneo di rispettare le leggi internazionali.

Durante la conferenza stampa congiunta a La Valletta, Giuseppe Conte ha lanciato un appello per una maggiore crescita economica europea, anche attraverso investimenti pubblici anziché una politica che assicuri la stabilitá economica tramite misure di austeritá. La Commissione europea ha in questi giorni ha minacciato che é pronta ad avviare una procedura nei confronti dell’Italia per l’eccessivo disavanzo se il governo italiano non intraprenderà le azioni necessarie.

Ma da Malta, il Presidente del Consiglio ha ribadito che il Paese non aver bisogno di prendere misure correttive. Prima della conferenza stampa, il primo ministro maltese Muscat ha detto, “essendo un’isola nel mezzo del Mediterraneo e un ponte tra l’Europa e l’Africa, Malta è sempre stata perfettamente in grado di agire da interlocutore per il dibattito sulle questioni regionali.” Muscat ha sottolineando che l’obiettivo era quello di coordinare i modi di lavorare insieme, registrato nella dichiarazione ufficiale firmata dopo il vertice.

“Anche i tempi di questo vertice sono cruciali”, ha affermato il primo ministro maltese mentre apriva le discussioni, affermando come i leader presenti dovevano essere parte delle decisioni prese sul futuro dell’UE. “L’UE dovrebbe svolgere un ruolo globale significativo stimolando la stabilità e la crescita”. Ed ha citato il capitolo mediterraneo dell’Atto finale di Helsinki firmato nel 1975, che recita che “non ci può essere pace e stabilità in Europa, senza sicurezza e stabilità nel Mediterraneo”.

Muscat ha dichiarato che questa rimane una priorità per l’alleanza EUMed7 fino ad oggi, specialmente in un mondo meno stabile. “Il nostro lavoro deve essere guidato da una serie di principi che daranno forma al futuro dell’Europa nel mondo. Principi che includono l’inserimento dell’agenda sociale dell’UE in prima linea nei lavori della regione, per promuovere ulteriormente la parità di genere e i diritti LGBT”. Il presidente maltese ha affermato che la crescita economica, che porta a nuovi e migliori posti di lavoro, deve anche essere al centro delle politiche dell’alleanza. “Ecco perché la nostra regione deve essere all’avanguardia dell’innovazione, un focolaio per la creazione, lo sviluppo e il lancio di tecnologie emergenti incentrate sui cittadini progettate per migliorare il benessere socio-economico”.

Il primo ministro maltese ha annunciato l’organizzazione di una riunione che seguirà questo vertice; si tratta della conferenza ministeriale delle telecomunicazioni in programma a Malta l’anno prossimo. Muscat ha aggiunto che nessuna crescita economica può soprassedere dall’affrontare gli effetti dell’accelerazione del cambiamento climatico nel Mediterraneo. “Dobbiamo garantire un’instensificazione del nostro lavoro sulla strategia climatica dell’UE, attenti alle specificità regionali, per attuare gli obiettivi che tutti abbiamo concordato nell’accordo di Parigi”.

Poi ha sottolineato che la sicurezza energetica è anche una priorità. “Abbiamo bisogno di una regione mediterranea ben collegata come precondizione per un mercato energetico pienamente funzionante, finalizzato alla sostenibilità, alla convenienza e alla sicurezza degli approvvigionamenti”. Riflessione poi sulla stabilità regionale, con una Libia instabile che rappresenta una minaccia diretta. “La nostra richiesta di cessate il fuoco e l’impegno con le Nazioni Unite per assicurare una completa cessazione delle ostilità è un primo passo nel lungo processo di ricostruzione della Libia”. Ha anche elogiato il lavoro della Guardia costiera libica.

Per Muscat anche la stabilità nel resto dell’Africa è cruciale quando si tratta di questioni relative alla migrazione. “La nostra posizione geografica ci rende sensibili alle persistenti pressioni migratorie. I progressi sono stati fatti solo grazie alla buona volontà di un certo numero di Stati disposti a condividere la responsabilità di questo fenomeno”. “Tuttavia – ha aggiunto – dobbiamo guardare a un meccanismo più permanente nel contesto di una politica migratoria pienamente funzionante, basata su un equilibrio di responsabilità e solidarietà. Fondamentale a tale riguardo è la necessità di garantire che tutte le navi che operano nel Mediterraneo rispettano il diritto internazionale applicabile”.

(ITALPRESS/MNA)

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