“INVOLONTARIO”, WEBSERIE GIRATA IN VERO OSPEDALE

‘Involontario’ è la prima serie girata interamente in un ospedale vero, l’Istituto Nazionale dei Tumori, nata dalla collaborazione tra Fondazione Cariplo e Officine Buone, organizzazione no profit che realizza format innovatici negli ospedali e nei luoghi di sostegno alle fragilità, con particolare attenzione ai più giovani. In 5 puntate si raccontano le peripezie del neolaureato e postino precario Ettore, interpretato da Francesco Meola, per conquistare la specializzanda Giulia, interpretata dalla cantante e youtuber Giulia Penna, conosciuta consegnando una lettera nel nosocomio milanese. Ettore tornerà più volte in corsia per corteggiare la ragazza, fingendosi, all’inizio, volontario di un’organizzazione non profit che organizza il talent musicale ‘Special Stage’, all’interno dell’Istituto. La webserie, che sarà presentata in anteprima al festival milanese Fuoricinema, il 16 settembre prossimo, per andare, poi, in onda su MTV.it e Corriere.it, vanta diverse guest star come i cantautori Brunori Sas e Roberto Dell’Era degli Afterhours, i conduttori televisivi Federico Russo, Marco Maccarini e Melissa Marchetti e gli attori Paolo Ruffini ed Eleonora Giovanardi.

Obiettivo della serie è parlare del mondo del volontariato e di filantropia con un linguaggio innovativo, per catturare il pubblico giovane. “Sono rimasta molto colpita da questo lavoro che ha una forma di racconto molto leggera, ritmi moderni, in linea con il linguaggio pop di Fuoricinema che, ogni anno, appoggia una causa: quest’anno realizzeremo una sala cinematografica nel carcere di Bollate, dove vorrei fosse proiettata questa serie”, spiega l’attrice Crisitiane Capotondi, in qualità di ideatrice della manifestazione cinematografica meneghina. “Quello che facciamo è rendere i giovani protagonisti della comunità attraverso il talento” racconta Ugo Vivone, presidente di Officine Buone. “Questo è il primo passo di una strategia. E’ un primo esperimento, vediamo se riscuote successo sul web e, se la cosa funziona, potrebbe essere una nuova pista di lavoro per la nostra istituzione”, dichiara, all’agenzia ITALPRESS, Andrea Rebaglio, vicedirettore Area Cultura di Fondazione Cariplo.

“Lavorare su un tema e su un prodotto un po’ fuori dalle nostre corde, intercettando delle tematiche che sono proprie della Fondazione, come il sostegno a tutte le organizzazioni del terzo settore che si occupano dell’ambito sociale sanitario culturale, diventa un veicolo per parlare della Fondazione e di questi temi importanti”, continua Rebaglio. “Iniziative che abbiano finalità come quella di far conoscere l’importanza del mondo del volontariato, dell’aiuto in generale, del dono, ci possono interessare. Se c’è della qualità, come in questo caso e il coinvolgimento di figure di riferimento, la Fondazione può essere parte in causa assolutamente”, conclude.

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