CATTOLICA, CONSEGNATI MASTER IN CULTURAL DIPLOMACY

Sono stati consegnati al Ministero dei Beni Culturali i diplomi ai ragazzi che hanno partecipato al primo Master in Cultural Diplomacy, offerto dall’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica. Alla presenza del Ministro Alberto Bonisoli, del rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, e Federica Olivares, direttore e ideatore del programma formativo i ragazzi hanno ricevuto il diploma davanti a molti rappresentanti delle ambasciate estere che hanno supportato questo progetto.

“Ringrazio la dottoressa Olivares per aver pensato questo progetto, che si è spesa non poco e vorrei sottolineare il senso di importanza che ha la diplomazia culturale in assoluto e nel contingente – ha detto il Ministro Bonisoli prima della cerimonia di consegna -. La cultura può essere uno dei terreni per imbastire un rapporto diplomatico con i Paesi vicino a noi, come con la Francia con cui abbiamo storici rapporti di scambio culturale. Ma c’è anche un aspetto di tipo contingente: viviamo in momenti di discontinuità nei quali ci rendiamo conto che alcune cose che hanno funzionato fino a ieri oggi hanno avuto qualche problema. Possiamo utilizzare la cultura anche per dialogare, stabilire, fondare ragioni di dialogo per cercare di conoscersi di più. Per farlo – ha concluso – ci vuole voglia, passione e a volte la competenza non guasta. E questo è il senso di questo master. Se ci dobbiamo occupare di diplomazia in Italia  lo dobbiamo fare al più alto livello, perché il resto del mondo ci guarda e ci considera molto in alto. Quando vogliamo sviluppare delle competenze dobbiamo farlo in modo eccellente”.

“Ci sono ragazzi che vengono da 4 continenti e il nostro programma internazionale è nato per il coraggio del nostro ateneo e del nostro rettore, all’interno delle altre scuole – ha spiegato la Federica Olivares -. Noi siamo il primo programma non medico ma se una società è sana è colta. Siamo grati ai nostri partner internazionali in particolare l’università di Oxford. Non sarebbe nato senza una solida base di pubblic diplomacy. Quello che ci ha colpito è stato questo straordinario dono ricevuto dall’ambasciata di Cina che così creduto in quello che stiamo facendo offrendo un nuovo viaggio sulla Via della Seta chiedendoci di scrivere un rapporto sulle loro idee sulle strategie della Cina. Da oggi i nostri studenti sono pronti a far vivere i progetti studiati durante il corso”.

“Questa opportunità di perfezionamento in diplomazia culturale nasce da una idea originale, quella di offrire a un numero selezionato di studenti la capacità di andare oltre le barriere culturali che abbiamo oggi”, ha detto il rettore, Franco Anelli. 

“I conflitti attuali e quelli potenziali – ha aggiunto – si giocano tantissimo sulla linea di fuoco della barriera di tipo culturale, storico, tradizionale: avere la capacità di riconoscere l’altro e comprenderne le tradizioni per costruire le vie di comunicazione è assolutamente fondamentale. Questa è la competenza che si cerca di attribuire ai partecipanti a questo master, dando loro una opportunità significativa, con un’esperienza nelle sedi diplomatiche all’estero”.

“L’auspicio – ha concluso – è che in questo modo sappiano dare un contributo significativo al dialogo interculturale e a un regime di relazioni internazionali efficiente e pacifico”.

 

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