Spese di rappresentanza per professionisti e start up

Spese di rappresentanza per professionisti, imprese di nuova costituzione e start-up: requisiti, deducibilità delle spese di rappresentanza, definizione e novità 2016.

Le spese di rappresentanza sono deducibili per le imprese, le start up e per i liberi professionisti. In questa pagina analizzeremo tutte le novità 2016 relative alla deducibilità delle spese di rappresentanza per professionisti e start up.

Con questo 2016 sono aumentate le percentuali di deducibilità delle spese di rappresentanza per le imprese e le start up, aumentando così il plafond e il limite massimo di spesa deducibile. Restano invariati i limiti per i liberi professionisti.

Per definizione, le spese di rappresentanza sono quegli oneri sostenuti da imprese e professionisti per consolidare la propria immagine o l’immagine del proprio brand. Le spese di rappresentanza fanno riferimento a quelle spese sostenute per aumentare il prestigio dell’attività svolta. 

Condizione necessaria per poter dedurre queste spese è il ritorno economico che può essere anche solo “potenziale”. Il ritorno economico potenziale è necessario per la deducibilità delle spese di rappresentanza: è necessario un collegamento tra il sostenimento della spesa e l’attività di impresa. 

Cosa sono le spese di rappresentanza

Le spese di rappresentanza, come premesso, sono quegli oneri sostenuti da un’impresa o da un libero professionista per migliorare la propria immagine e ottenere un rientro economico mediante l’aumento di clientela o l’erogazione di più beni e servizi.

Per fornire alcuni esempi, rientrano sicuramente nell’elenco delle spese di rappresentanza, i costi sostenuti per:

  • Feste, ricevimenti ed eventi organizzati per fiere, mostre, inaugurare nuovi stabilimenti, ricorrenze aziendali, festività….
  • Erogazione di beni e servizi gratuiti. Si tratta dei classici omaggi ai clienti o contributi erogati per consigli…
  • Viaggi turistici organizzati per svolgere attività promozionali su beni o servizi caratteristici della produzione aziendale. In caso di viaggi turistici sarà necessario documentare dettagliatamente le spese di rappresentanza sostenute.
  • Acquisto e importazione di beni destinati a essere ceduti a titolo gratuito.
  • Oggetti d’arte, d’antiquariato e di collezione usati come mezzi strumentali all’attività professionale.

 

 

Deducibilità delle spese di rappresentanza per professionisti

A chiarire il ruolo delle spese di rappresentanza per i liberi professionisti è l’articolo 54 del TUIR al comma 5 che dispone: “le spese di rappresentanza sono deducibili nei limiti dell’1 per cento dei compensi percepiti nel periodo di imposta”.

Quindi, i liberi professionisti possono dedurre le spese di rappresentanza fino al limite dell’1% dei compensi effettivamente percepiti.

Deducibilità delle spese di rappresentanza per le start up

Per le imprese di nuova costituzione come le start up, le spese di rappresentanza possono essere portate in deduzione anche in caso di mancanza di utile. Come? La deducibilità si applicherà negli anni successivi. 

In caso di imprese neo costituite e start up, quando nei primi tempi di esercizio non sono stati registrati ricavi, le spese di rappresentanza possono essere portate in diminuzione nel primo esercizio in cui si sono conseguiti i ricavi e in quello successivo entro il limite del plafond di deducibilità.