Chi può usufruire dell’Ape Social 2018: requisiti e domanda

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Chi può usufruire dell’Ape social 2018: requisiti e quando fare domanda. Informazioni per lavoratori, disoccupati e aggiornamenti INPS.

Anticipo pensionistico sociale: ape social proroga

L’Anticipo pensionistico è stato prorogato fino al 31 dicembre 2018 ma non mancano alcune piccole differenze rispetto allo scorso anno.

In questa pagina vedremo, in dettaglio, quali sono i requisiti per usufruire dell’Ape social, a chi spetta e quando richiederla. Partiamo dalla scadenza.

Ape social 2018, quando fare domanda

In presenza dei requisiti, è possibile fare domanda dell’Ape social 2018 entro una precisa scadenza, anzi, le finestre temporali entro quando agire sono tre.

  • Entro il 31 marzo 2018 per chi ha già i requisiti.
  • Entro il 20 novembre 2018 per chi acquisisce i requisiti entro la fine del 2018.
  • Il periodo che va dal 1° aprile al 15 giugno 2018 è la finestra di uscita intermedia, fatta eccezione per i lavoratori precoci (che hanno iniziato a lavorare con contributi prima dei 19 anni) che devono presentare domanda entro il 28 febbraio o entro il 30 novembre.

Ape Social 2018 come funziona

Come funziona l’Ape social? L’Inps riconosce una pensione anticipata in presenza di determinati requisiti. Tale pensione può essere riconosciuta anche ai disoccupati a patto di rispettare i requisiti previsti dal provvedimento reso noto con la Legge di Bilancio.

Come funziona? Presentata domanda, l’Inps accerta le informazioni fornite dal richiedente e, qualora ammesso, l’istituto verserà un’indennità “provvisoria” fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino al conseguimento della pensione anticipata così come previsto dalla vecchia legge.

Chi può usufruire dell’Ape social 2018: requisiti

I nuovi requisiti Ape social 2018 sono stati resi noti con la Legge di Bilancio 2018. Vi sono requisiti in termini di età anagrafica minima, età contributiva e condizioni lavorative. L’Ape social è rivolta a lavoratori, disoccupati, invalidi o caregivers che abbiano compiuto almeno 63 anni e con 30 di contributi versati.

Ape social 2018 requisiti generali

  • Aver compiuto almeno 63 anni di età
  • Non essere titolari di pensione diretta
  • 30 anni di contributi versati

Ape social invalidi

In alternativa, l’indennità è riconosciuta ai portatori di invalidità. In questo caso è rivolta sia a lavoratori dipendenti che autonomi, con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni di riconoscimento dell’invalidità civile, superiore al 74%.

Ape social lavoratori

Una terza categoria che può soddisfare i requisiti d’accesso all’ape social 2018 è quella degli impiegati nei lavori gravosi. In questa categoria rientrano:

  • Operatori agricoli
  • lavoratori della pesca
  • marittimi
  • impianti siderurgici

Il lavoratore, in questo caso, deve dimostrare di aver svolto attività gravosa 7 anni negli ultimi 10 anni.

Ape social per caregivers

Anche per i caregiver si può parlare di prepensionamento e, dal 2018, è stata ampliata la platea che rientra nella categoria caregivers, ovvero quei lavoratori (autonomi o dipendenti) che assistono, al momento della domanda e da almeno 6 mesi:

  • al coniuge
    o al convivente in caso di coppia di fatto
  • parente di primo grado convivente con handicap al quale gli sia riconosciuta la legge 104
  • parente o affine, di secondo grado, convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbia compiuto 70 anni di età oppure sia anch’essa affetta da invalidità.

Ape social disoccupati

L’Ape social 2018 può essere riconosciuta anche ai disoccupati. In questo caso, si tratta di ex lavoratori dipendenti ora disoccupati a seguito di un licenziamento individuale o collettivo, di dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di conciliazione obbligatoria. Per il 2018, l’Ape social disoccupati è rivolta anche ai lavoratori che si trovano in stato di disoccupazione perché il loro “contratto a termine” è scaduto. Questa possibilità è concessa solo a patto che nei 3 anni precedenti alla cessazione del rapporto lavorativo, il lavoratore abbia accumulato almeno 18 mesi di contributi e che abbia terminato la fruizione totale della disoccupazione come l’Aspi o la Naspi da almeno tre mesi.

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