BANKITALIA, AUMENTANO OCCUPAZIONE ED EXPORT

Si conferma anche per il 2017 il miglioramento dei dati economici della Regione Lazio. L’economia, sospinta dal favorevole andamento degli scambi con l’estero, si è consolidata, proseguendo in linea con l’andamento nazionale, con l’aumento degli investimenti e la crescita dell’occupazione, che ha favorito l’innalzamento dei redditi e dei consumi delle famiglie.
Questa è la sintesi della relazione contenuta da Bankitalia sull’economia 2017 del Lazio  presentata dal direttore della sede di Roma, Luigi Mariani. Per quel che riguarda le imprese il miglioramento congiunturale ha interessato quasi tutti i settori ad eccezione delle costruzioni, dove permangono segnali di debolezza. Il forte aumento delle esportazioni, +17,2%, in particolare per l’automotive e la farmaceutica, ha trainato la crescita delle imprese manifatturiere; il comparto dei servizi è stato favorito dal buon andamento dei flussi turistici, che hanno fatto segnare un aumento del 2,3% rispetto all’1,7% del 2016, e dal consolidamento della spesa per i consumi.

L’attività di investimento si è rafforzata, soprattutto per le imprese della metalmeccanica e quelle di medie dimensioni, beneficiando della ripresa congiunturale, del basso costo del credito e degli incentivi. I prestiti alle imprese, rimasti stazionari nel corso dell’anno, sono tornati a diminuire negli ultimi mesi del 2017. La flessione dei finanziamenti riflette alcune operazioni straordinarie di grandi aziende della regione, al netto delle quali il credito al tessuto produttivo sarebbe rimasto stabile. Le politiche di offerta delle banche sono caratterizzate da condizioni nel complesso distese ma rimangono selettive: i prestiti sono cresciuti per le aziende meno rischiose mentre si sono ridotti per quelle che presentavano livelli di rischio più elevati. Il più favorevole andamento del quadro congiunturale ha contribuito al miglioramento della qualità del credito. Migliorano anche i dati sull’occupazione, con una media superiore rispetto al dato nazionale trainate soprattutto dal lavoro dipendente a tempo determinato, con il tasso di occupazione tornato ai tempi precedenti la crisi è una diminuzione della disoccupazione. Il miglioramento del mercato del lavoro nel Lazio ha influito anche reddito e i consumi delle famiglie che sono aumentati in misura più contenuta di quanto registrato lo scorso anno. Nel mercato immobiliare è proseguita la crescita delle transazioni e i prezzi sono rimasti sostanzialmente stazionari.

I bassi tassi d’interesse hanno ancora favorito la domanda di mutui delle famiglie, in ampliamento soprattutto nella prima parte dell’anno, e indirizzato gli investimenti finanziari verso i prodotti del risparmio gestito; è proseguita l’espansione del credito al consumo. Il debito delle famiglie in rapporto al reddito rimane stabile, sui valori di inizio decennio, ma superiore alla media nazionale, per il maggiore indebitamento finalizzato all’acquisto dell’abitazione. Le compravendite sono aumentate del 3,1% con i prezzi delle abitazioni ancora in leggero calo, -1,4%. Alla fine del 2017 il credito al settore privato non finanziario (famiglie e imprese) è lievemente diminuito: la dinamica positiva dei prestiti alle famiglie è stata bilanciata da quella negativa dei finanziamenti alle imprese.  La qualità del credito bancario è ancora migliorata: il flusso di nuovi prestiti deteriorati sul totale dei prestiti è ulteriormente diminuito per le imprese ed è rimasto su valori storicamente contenuti per le famiglie. La quota dei crediti deteriorati rimane elevata, 8,1%, ma si sta contraendo per le dismissioni delle sofferenze dai bilanci bancari, che si sono ridotte del 25,9% per effetto delle cessioni e del 16,8% per effetto degli stralci. È proseguita la riduzione del numero di banche con sede nella regione, in seguito alle aggregazioni delle banche di credito cooperativo.

Nel periodo 2014-16 è proseguito il calo della spesa corrente e in conto capitale delle Amministrazioni locali, in misura superiore a quanto avvenuto nella media delle regioni a statuto ordinario (RSO); ciononostante la spesa pro capite continua a collocarsi su un livello superiore alla media. Alla diminuzione della spesa corrente ha contribuito per circa il 40% la riduzione delle spese per il personale. Nello stesso periodo gli investimenti fissi lordi, che rappresentano gran parte della spesa in conto capitale delle amministrazioni locali, si sono pressoché dimezzati, attestandosi a circa un miliardo di euro.

“È interessante sottolineare un rafforzamento dei dati positivi che già avevamo registrato nel 2016 e che nel 2017 si sono ulteriormente rafforzati“ ha detto il direttore della sede di Roma di Bankitalia, Luigi Mariani.

“I fattori trainanti – ha spiegato – sono stati l’export, che è andato molto bene, soprattutto nelle imprese manufatturiere farmaceutico e automotive, ma anche la parte dei servizi, soprattutto per effetto dei servizi alle imprese e al turismo. Le costruzioni sono ancora un po’ al palo in leggera controtendenza con il dato nazionale, dove c’è una piccola ripresa nel settore, mentre nel Lazio possiamo rilevare un miglioramento per quel che riguarda le compravendite delle abitazioni e dei prezzi la cui caduta si è quantomeno arrestata”. “Per il 2018 abbiamo ancora dei dati provvisori ma registriamo un rallentamento rispetto al primo trimestre del 2017 – ha concluso -. Questo è un fattore di attenzione che bisogna sottolineare, così come vanno sottolineati i temi macro che riguardano non solo il Lazio ma l’Italia e anche l’Europa legati alle turbolenze che vediamo nel mercato internazionale riguardo l’intervento dei dazi e anche per quanto riguarda la cosidetta fine delle Quantitative Divising annunciata ieri da Draghi, che potrebbe avere un qualche effetto sulla crescita economica“.

 

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