IN ITALIA OLTRE 500MILA PERSONE CONVIVONO CON L’EPILESSIA, FONDAMENTALE PARLARNE-2-

    Per un medico che si trova a fronteggiare una crisi epilettica è fondamentale, spiega Canevini, “avere un racconto di cosa prova il paziente e cosa hanno visto i testimoni: riuscire a fare una diagnosi precisa è più semplice con gli strumenti che abbiamo adesso, ovvero l’encefalografia, la risonanza magnetica dell’encefalo e la genetica. Il 70% dei pazienti sono controllati benissimo con la terapia che assumono e non hanno crisi, però ci sono anche epilessie difficili da curare: abbiamo bisogno di cure multidisciplinari e integrate, che tengano conto di tutti gli aspetti che possono influire sulla qualità di vita dei pazienti”.
    Scenari legati all’epilessia, aggiunge, si possono presentare “a tutte le età. La prima crisi può avvenire in età infantile, ma anche negli over 65: sono queste le due fasi con il maggiore picco di incidenza. Le cause sono tantissime, ma in ogni caso si verifica una ipereccitabilità dei neuroni e delle cellule celebrali: di fatto si configura una scarica elettrica anormale, che dà queste manifestazioni comportamentali. Tantissime persone convivono con l’epilessia in Italia e nel mondo: nel nostro paese si calcola che siano circa 500-600mila, ma il numero è più alto nei paesi in via di sviluppo, in cui ci sono cause che possono determinare un’epilessia con maggiore frequenza; laddove ad esempio ci sono le guerre si configurano più spesso lesioni cerebrali”.
    (ITALPRESS) – (SEGUE).

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