LOTTA SALVEZZA DA INFARTO MA SERVE CONTEMPORANEITA’

Come giocherà il Bologna con il Parma? Come il Palermo contro il Cittadella dopo avere saputo che ogni sforzo – lungo un anno – per tornare in Serie A sarebbe stato azzerato perché il Sistema ha deciso di mandarti all'Inferno, non in Paradiso. E mi scuso con la C, campionato nobile frequentato nella mia giovinezza quando l'interlocutore era Artemio Franchi, leader maximo del calcio: no, non è la C l'inferno, lo è la condanna a dover rinunciare a valori sportivi conquistati sul campo con lavoro, passione, soldi – tanti soldi – e anche errori, tanti errori lasciati impuniti finché è entrato in scena il grande moralizzatore. Ecco, il Bologna dopo aver visto e rivisto Sampdoria-Empoli giocherà come se sentisse la mannaia sul collo. Se prima si chiamava Zona Salvezza oggi si chiama Zona Retrocessione. Quando i fatti (bilanci manovrati o partite dubbie) si verificano, si tace: è politica – si dice lassù – il lavoro sporco lasciamoli ad altri. La partita Sampdoria-Empoli è sospetta? Un giorno se ne parlerà. Non ora. Non basta averla vista, la partita, una scansata generale nonostante le parole dell'allenatore Giampaolo che alla vigilia diceva "È un insulto discutere la nostra professionalità" e dopo aver perso ha precisato: "Siamo abituati a questi finali".

Non discuto la sua correttezza, per carità, starei solo un po' più vigile. In tutti i sensi. Quello che da tempo condanno è il Sistema, che non si chiama Abete, Tavecchio o Gravina ma pay-tv. Non ci voleva molto a tentare di mettere in campo un minimo di regolarità, almeno in questa fase cruciale: la contemporaneità. E invece l'Empoli ha già avuto il vantaggio che gli serviva mentre il Bologna dovrà o realizzare un capolavoro sul campo o star tranquillo perché forse lo ha realizzato fuori. Cattivi pensieri proposti da un campionato per molti versi falsato. E dire che un esercito di bulli c'è l'ha con la Juve che muoverebbe le regole a sua favore, Vecchia Prevaricatrice. In verità, lo scudetto è da anni l'unica cosa seria del campionato. Lo vince la Juve perché è più forte, alla grande. Peccato non piaccia a tanti juventini convinti di poter loro, tifosi, prendere il posto di Allegri e vincere. Magari assecondati da qualche audace opinionista. Il calcio è bello perché è vario. Una settimana fa l'idolo degli esteti era Erik ten Hag. Adesso è Pochettino. Fra poco oseranno dire che insomma il Tottenham gioca meglio dell'Ajax. Divago: sta di fatto che la Zona Retrocessione/Salvezza sarà emozionantissima. Cinicamente da infarto. È il bello del calcio. Se ti piace vincere basta che tifi Juve. Una certezza.

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