COMUNITA S. EGIDIO PRESENTA GUIDA PER SENZA FISSA DIMORA

E’ stata presentata stamane a Palazzo Santa Lucia a Napoli la guida ‘Dove’, giunta alla 12esima edizione, un vademecum tascabile di informazioni utili per i senza fissa dimora, a cura della Comunità di Sant’Egidio. Centoquarantadue pagine, oltre 500 indirizzi: 52 mense, 50 associazioni e gruppi che distribuiscono cene itineranti, 33 centri di accoglienza, 32 ambulatori medici, 24 centri di ascolto. “Dai dati Istat – ha detto il direttore del Banco Alimentare Campania, Roberto Tuorto – emerge che in Italia sono 50mila i senza fissa dimora (2mila solo a Napoli), con un aumento del 50% negli ultimi 3 anni. Aumentano gli italiani, dal 21 al 15%, e sono in aumento anche i giovani al di sotto dei 25 anni, perchè hanno perso o non hanno mai avuto accesso al mondo del lavoro, o per problemi di droga o alcoolismo. Dai dati emerge inoltre che per queste persone l’aspettativa di vita va poco oltre i 50 anni”. “E’ necessario – ha sottolineato Marco Rossi  della Comunità di Sant’Egidio Campania – anche una maggiore applicazione della residenza anagrafica per garantire loro una maggiore assistenza”.

Alla conferenza stampa di presentazione del vademecum è intervenuto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “La Regione – ha detto – deve mantenere e non perdere l’anima, ciò significa che dobbiamo avere un’ispirazione di solidarietà, di aiuto ai più deboli, in un momento difficile per la vita di tante persone. Dobbiamo par camminare insieme le politiche per la sicurezza, che è un bisogno umano fondamentale, e le politiche di aiuto alla povera gente. La Regione – ha proseguito – ha un rapporto di collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, il Banco Alimentare, le tantissime associazioni di volontariato che curano gli ultimi, senzatetto, chi ha perduto il lavoro, chi ha problemi di disagio psichico, giovani che sono allo sbando: abbiamo problemi di tossicodipendenze, di alcoolismo che toccano ormai i giovanissimi. E’ tutto un mondo che richiede una attenzione ed una sensibilità, per cui o facciamo crescere una società civile, che s’ispira a valori di solidarietà, o avremo la crescita di nuova barbarie nelle società contemporanee”.

“Noi siamo attestati sulla scelta di un nuovo Umanesimo della solidarietà, anche nelle cose concrete, come il finanziamento dei Piani sociali di Zona, delle politiche per le disabilità, per le abitazioni sociali, per la casa, riprenderemo dopo anni di assenza anche questo capitolo, abbiamo poi eliminato il ticket regionale sulla sanità. Insomma – ha concluso – è un  grande capitolo che deve impegnare tutti, società civile, terzo settore, istituzioni”.

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